Lo scorso marzo, nonostante il club fosse impegnato nel campionato di Championship, la Premier League aveva accusato il Leicester di aver violato le norme imposte dalle Profitability & Sustainability Rules (PSRs) in materia di sostenibilità e redditività economica. Il ricorso a cui si è successivamente appellato il club delle Midlands, però, non ha raggiunto i risultati sperati.
La commissione indipendente incaricata di valutare la risposta delle Foxes ha respinto la mozione difensiva: ora il club rischia una penalizzazione in classifica, com’era capitato durante la scorsa stagione all’Everton e al Nottingham Forest. Dopo questa prima decisione, ad ogni modo, il Leicester ha presentato un secondo ricorso dichiarandosi “deluso” dalla valutazione della commissione indipendente.
Premier League, Leicester sempre più vicino alla penalizzazione
Aveva fatto molto discutere, lo scorso marzo, la decisione della Premier League di incriminare il Leicester per la violazione delle norme del Fair Play Finanziario. Alla base della protesta dei più non era tanto la decisione in sé, quanto il tempismo scelto dalla massima serie inglese. Le Foxes, infatti, fino ad un paio di mesi fa erano impegnate nel campionato di Championship e dunque non rispondevano più alla giurisdizione, almeno per quella stagione sportiva, della Premier League.
La massima serie inglese, ad ogni modo, ha deciso di citare il club delle Midlands davanti ad una commissione indipendente per via delle perdite registrate alla fine del campionato 2022-23, durante il quale il club aveva fatto segnare un passivo di oltre 90milioni di sterline. Nello stesso periodo di tempo, peraltro, anche la EFL aveva analizzato a fondo i rendiconti del Leicester, imponendo alle Foxes un embargo al mercato, poi revocato subito dopo la promozione in prima divisione.
Al ritorno in Premier League, però, le cose non sono migliorate per il club. Rimaste sotto la costante lente d’ingrandimento della massima serie, le Foxes sono state costrette a cedere il loro pezzo pregiato, Kiernan Dewsbury-Hall al Chelsea, ratificando la cessione prima del 30 giugno. La data, ormai simbolica per ognuno dei 20 club membri della lega, sancisce ufficialmente la fine della stagione, nonché l’ultima data valida su cui calcolare le PSRs.
Nonostante questo, però, la commissione indipendente che si era occupata del primo ricorso del Leicester ha fatto sapere al club di aver respinto questa prima istanza riguardante la segnalazione fatta dalla Premier League lo scorso marzo. Il club è pronto a fare nuovamente ricorso, ma la sensazione è che una penalizzazione in classifica sia sempre più probabile.
Premier League, la risposta delle Foxes dopo il “no” della commissione indipendente e le possibili conseguenze
Dopo aver scoperto l’esito della prima analisi della commissione indipendente, il Leicester ha rilasciato un comunicato ufficiale nel quale si mostra “deluso dalla decisione presa, la quale non appare riflettere i dettami imposti dalla stessa Premier League nel suo statuto. In questi riguardi – continua la nota – il club intende fare ricorso“.
Stando a quanto riportano i media inglesi, il Leicester si dichiara ottimista: le cessioni di Dewsbury-Hall e dello stesso manager, Enzo Maresca, al Chelsea dovrebbero mettere il club al riparo dall’accetta delle norme finanziarie imposte dalla Football League. Diverso invece è il contesto per quel che concerne la mozione della Premier League in relazione alla stagione 2022-23 (l’ultima disputata dal club in massima serie, ndr).
In questo caso, il punto di vista delle Foxes rimane focalizzato sulle tempistiche impiegate dalla Premier League. Poiché già retrocesso al momento della fine del periodo contabile delle PSRs (cioè al 30 giugno 2023, ndr), il club sostiene di non essere più soggetto alle normative della prima divisione inglese. È proprio su questo punto – la giurisdizione – che il club e la lega stanno svolgendo la loro battaglia legale.
Essendo entrambe le entità ferme sul loro punto di vista, sarà compito di una nuova commissione indipendente (ancora da nominare) stabilire chi ha ragione e chi torto. Nel caso in cui il Leicester non riuscisse a convincere questa nuova commissione, però, il club rischierebbe seriamente di cominciare la prossima stagione con il segno meno in classifica.
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