Sunderland, l’avventura di Michael Beale allo Stadium of Light è già finita

Dopo sole nove settimane si conclude l'avventura di Michael Beale sulla panchina del Sunderland; in un 2023-2024 da incubo, il 43enne di Bromley colleziona due esoneri nell'arco di soli quattro mesi

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Continua la personale stagione da incubo per Michael Beale. Per il 43enne di Bromley, infatti, è giunta al termine anche la seconda avventura in panchina del suo 2023-24, con il Sunderland che ha deciso di congedarlo per via degli scarsi raggiunti conseguiti durante il suo regno allo Stadium of Light.

Dopo la fallimentare esperienza ai Rangers, Beale era tornato in Championship – dove aveva fatto molto bene con il QPR, ndr – per portare i Black Cats a cullare nuovamente i sogni di massima serie. Dopo sei sconfitte in dodici partite, invece, il Sunderland non solo non si ritrova a lottare per la promozione, ma è addirittura scivolato al decimo posto della classifica, a quattro punti di distanza dal Coventry sesto.

Sunderland, i cattivi risultati alla base dell’esonero di Beale

Nonostante una rosa di buon livello, seppur giovane, il Sunderland di Michael Beale non è mai riuscito a spiccare il volo verso le posizioni di comando della Championship. I Black Cats, infatti, dopo aver congedato Tony Mowbray a dicembre avevano deciso di puntare sull’ex manager delle Academy di Chelsea e Liverpool per provare a compiere il grande salto verso la Premier League.

Dopo sole nove settimane in carica – e un triste 50% di sconfitte portato a casa – però, l’avventura del 43enne di Bromley sulla panchina dei biancorossi è già terminata: troppo incostanti i risultati e troppo complicato da gestire il rapporto con la piazza per poter continuare. La decisione di interrompere il rapporto professionale, infatti, è arrivata al termine del KO per 2-1 maturato sul campo del Birmingham City in cui il tecnico non solo non è riuscito a cambiare l’inerzia del match, ma avrebbe anche avuto uno screzio con uno dei componenti della rosa, Trai Hume.

Singolare, a tal proposito, è che l’esonero sia arrivato proprio al termine della gara contro i Bluenoses. Il Birmingham, infatti, aveva sostituito l’allora partente Wayne Rooney esattamente con quel Tony Mowbray che Beale aveva rimpiazzato sulla panchina del Sunderland. Ad ogni modo, la partita è risultata fatale per entrambi, visto che anche Mowbray, seppur per ragioni molto diverse, è stato costretto a prendersi una pausa dalle panchine.

Sunderland, il 2023-24 da incubo di Michael Beale

Per Beale, quella che si concluderà il prossimo giugno sarà davvero una stagione da dimenticare. Iniziata con risultati altalenanti a nord del Vallo di Adriano, sulla panchina dei Rangers, l’annata è proseguita quasi peggio al Sunderland. Con due esoneri nell’arco di quattro mesi, l’ex allenatore del QPR vorrà di certo cancellare questo periodo nero e ripartire con più carica in vista della prossima stagione.

Stesso discorso vale per il Sunderland. I Black Cats, dopo aver congedato il secondo allenatore dell’anno, ripartono – di nuovo, ndr – da Mike Dodds. Il 37enne, famoso dalle parti di Birmingham per aver lanciato, durante la sua esperienza nelle giovanili del City, talenti come Nathan Redmond, Demarai Gray e, soprattutto, Jude Bellingham, è alla sua terza esperienza da interim manager del Sunderland e, questa volta, avrà la possibilità di condurre la prima squadra fino al termine della stagione.

Sommando le sole cinque partite sin qui dirette in prima persona, Dodds ha accumulato due vittorie e tre sconfitte sulla panchina dei Black Cats, ma ora avrà la possibilità di far vedere veramente il suo talento gestendo la squadra per quasi tre mesi consecutivamente. La prima gara che lo vedrà protagonista sarà quella di sabato, in casa contro lo Swansea.

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