Champions League: perchè Real Madrid-Manchester City è l’apoteosi del calcio attuale

Negli ultimi anni, Real Madrid e Manchester City hanno confermato di essere le due squadre che più rappresentano il calcio moderno: la sfida in Champions League si ripete anche quest'anno

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Oggi 9 aprile nel tempio del Bernabeu, il 17 all’Etihad di Manchester: ancora una volta, per il terzo anno di fila, la Champions League regala lo scontro fra titani. Ed è strano definirlo così, se si pensa a quello che il Manchester City era non più di un decennio fa, ma si sa, il calcio viaggia ad una velocità incredibile, e quindi non appare neanche più così inusuale definire gli uomini di Pep Guardiola “titani”.

Il Real Madrid non ha bisogno di presentazioni, e mai ne avrà, in quanto è oggettivamente il club più glorioso di sempre. Può bastare questo. Il Manchester City invece ne avrebbe bisogno, perché prima dell’avvento degli investimenti arabi a Manchester il colore era solo uno, il rosso dei Red Devils, quindi figurarsi quanto potessero contare i Citizens in campo europeo.

Champions League: Tra Real e City, scontro fra titani

Oggi però la situazione è questa, e paradossalmente il Manchester City può partire favorito, con quel classico 51 % a 49 %. Come anticipato, quello che sta per andare in scena sarà l’atto III negli ultimi tre anni, con la differenza che nei precedenti due c’era in palio la finale, in questo caso la semifinale. Riavvolgendo il nastro, nel 2021-22 il Real Madrid vinse, passò e trionfò a Parigi contro il Liverpool, l’anno scorso ad avere la meglio furono gli uomini di Guardiola, che completarono il treble battendo l’Inter a Istanbul. Sarebbe comodo riassumerla così, ma non è accettabile. Perché nelle quattro partite sopra citate, la realtà è che il Manchester City ha dominato l’80% del tempo, anche se i risultati dicono parità.

Ed è ancora oggi impossibile comprendere come gli inglesi siano riusciti a buttar via una qualificazione già raggiunta, prendendo due goal in 1’ da Rodrygo, per poi crollare all’extratime sotto i colpi dell’inevitabile Karim Benzema. Tutt’altra storia la scorsa stagione, in cui dopo l’1-1 di Madrid, i Citizens hanno letteralmente spazzato via i Blancos all’Ethiad, con un 4-0 stellare, con Bernardo Silva, autore dei primi due gol, sugli scudi.

Champions League: il Manchester City alla ricerca della conferma

Già, 4-0 al Real in Champions League, fa impressione solo a scriverlo. E quest’ultima frase riassume le gerarchie del calcio moderno, in cui i soldi ben spesi abbinati al genio di Guardiola sono stati in grado di trasformare una squadra che fino a 15 anni fa faticava a giocare la Champions League, in quella che non si sgretola neppure al cospetto dei re d’Europa.

Naturalmente il Real è sempre un leone indomabile, ma la riflessione proposta riguarda proprio il mutamento di equilibri al vertice del calcio europeo. Perché se negli anni passati a contendere il dominio alle Merengues (fallendo) erano i soliti giganti, con l’exploit dell’Atletico del Cholo, oggi ad aver assunto quel ruolo (riuscendoci) è la squadra blu di Manchester, che pare intenzionata a replicare le gesta dello scorso anno.

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