FA Cup, tutto pronto per l’introduzione del cartellino blu: si comincia l’anno prossimo

A partire dalla prossima stagione, sui campi di FA Cup si vedrà sventolare un nuovo cartellino, quello blu per le espulsioni a tempo: nonostante l'opposizione di giocatori, allenatori ed esperti, la Football Association sembra voler andare avanti verso questa rivoluzionaria strada

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Cogliendo di sorpresa molti, la Football Association è pronta a compiere, in FA Cup, un passo potenzialmente rivoluzionario per il futuro del gioco. Dopo diverse prove sviluppate nell’ambito del calcio giovanile e dilettantistico, la federazione inglese starebbe per introdurre un nuovo cartellino per sanzionare il cattivo comportamento dei giocatori in campo: il cartellino blu.

Come pioniere per l’introduzione di questa nuova sanzione, la Football Association avrebbe individuato la FA Cup – sia maschile che femminile – la quale andrebbe a sviluppare questa nuova proposta a partire dalla stagione 2024-25. Seguendo le norme riviste dall’IFAB (l’associazione internazionale che stabilisce e aggiorna le regole del gioco, ndr), la FA Cup sarebbe il primo torneo professionistico al mondo ad introdurre l’espulsione a tempo, avvicinandosi così, almeno nell’idea dei regolatori, al modus operandi del rugby.

FA Cup, in che situazioni si applicherebbe il cartellino blu?

Come detto, quella 2024-25 potrebbe essere una stagione rivoluzionaria per la FA Cup. La coppa nazionale più antica del mondo, infatti, sta già rischiando di perdere uno dei suoi pilastri – i replay – ma adesso vede molto concreta anche l’introduzione di una nuova norma ben lontana dagli standard canonici del gioco del calcio: l’espulsione a tempo.

Stando al prestigioso quotidiano inglese The Times, infatti, la Football Association starebbe contemplando l’idea di introdurre il cartellino blu a partire dal prossimo anno, ovviamente seguendo i parametri imposti dall’IFAB e stabiliti nella sua annuale conferenza, che si terrà il prossimo 2 marzo a Glasgow. Ad oggi, ciò che si sa a riguardo del cartellino blu è che i direttori di gara lo potranno usare in maniera discrezionale, ma solo in alcuni contesti specifici.

Il CEO della Football Association, Mark Bullingham, ha, a tal proposito, dichiarato: “nonostante il protocollo di applicazione debba ancora essere corretto, quando abbiamo pensato all’introduzione dell’espulsione a tempo, le “zone grigie” di cui ci volevamo occupare erano quelle delle proteste plateali e dei falli tattici. Dalle prove fatte in ambito giovanile, possiamo dire che l’utilizzo del cartellino blu ha funzionato molto bene, quindi siamo volenterosi di sperimentarlo anche in un contesto professionistico“.

Nell’analisi di Bullingham, l’introduzione del cartellino blu nella prossima FA Cup vedrebbe anche i fan coinvolti in una maniera positiva. “Penso che molti tifosi si chiedano spesso, quando vedono un contropiede a loro favore fermato da un fallo tattico, se l’ammonizione sia sufficiente. Con l’introduzione del cartellino blu questo problema verrebbe risolto“.

FA Cup, la reazione degli addetti ai lavori sulla proposta dell’espulsione a tempo

Nonostante l’IFAB stia andando avanti nel suo processo di revisione e aggiornamento delle regole del gioco, la proposta di introdurre l’espulsione a tempo non sta incontrando il favore dei più. Il fatto che la Football Association abbia deciso di mettere in pratica questa nuova norma a partire dalla prossima FA Cup, inoltre, ha suscitato la rabbia di molti esperti ed ex giocatori.

Portavoce di questo malumore è stato l’ex bandiera dell’Arsenal, Paul Merson, il quale, ai microfoni di Sky Sports UK ha commentato: “Se mandi fuori dal campo un giocatore per dieci minuti, stai uccidendo il gioco. La conseguenza sarà che la squadra penalizzata terrà i suoi dieci uomini dietro la linea della palla, cominciando a perdere tempo in ogni occasione possibile. Tutti amano la Premier League e la FA Cup per i loro ritmi altissimi e la grande dose di emozioni che regalano: con questa norma, tutto ciò che c’è di bello nelle nostre competizioni sparisce in un secondo“.

Dello stesso avviso è anche il commissario tecnico della nazionale dei Tre Leoni, Gareth Southgate: “credo che negli ultimi tempi le regole introdotte per ammodernare il gioco abbiano funzionato bene. Ad ogni modo, per quel che riguarda l’introduzione dell’espulsione a tempo, necessitiamo tutti di più informazioni per capire come effettivamente possa essere usata questa norma. Ciò di cui sono convinto, però, è che se la regola serve solo per disciplinare il comportamento dei giocatori in campo, agli arbitri basta sventolare qualche cartellino rosso in più“.

FA Cup, come mai la Football Association ha scelto la coppa come sua “cavia”?

Nonostante la FIFA si sia allontanata dall’idea dell’introduzione del cartellino blu definendo la proposta come ancora “prematura” e da “testare in maniera responsabile nei livelli più bassi” della piramide calcistica, la Football Association marcia decisa verso la sua applicazione a partire dalla prossima stagione di FA Cup. La federazione inglese, infatti, vorrebbe passare al lato pratico sia per la sua rilevanza in ambito internazionale sia per la vicinanza con la stessa IFAB, la cui sede è proprio a Londra.

Ciò che sorprende – anche se solo in parte – è l’ambito in cui la Football Association vorrebbe sperimentare questo nuovo regolamento. Gli studi compiuti dai dirigenti dell’IFAB, infatti, hanno visto come proprio campionato di riferimento la Premier League e non la FA Cup, in cui si andrebbe effettivamente ad applicare l’espulsione a tempo. Stando alle parole del segretario Lukas Brud, “la salute e il comportamento dei giocatori, oltre allo sviluppo della tecnologia nel gioco sono i tre pilastri su cui l’IFAB vuole costruire il calcio del futuro“.

Proprio riguardo al comportamento dei giocatori e al rispetto del ruolo dell’arbitro – una categoria in costante “via d’estinzione” e che l’IFAB vuole tutelare – Brud ha aggiunto che “questo è stato uno dei temi più dibattuti della scorsa stagione. Ben quindici dei venti club di Premier League, infatti, sono stati multati almeno una volta per non essere stati in grado di controllare le reazioni dei loro tesserati“. L’introduzione del cartellino blu servirebbe proprio per arginare fenomeni di questo tipo, nonostante la FA Cup non abbia fatto registrare, almeno di recente, incidenti spiacevoli come quelli citati da Brud.

FA Cup, la differenza tra il cartellino blu del calcio e il giallo del rugby

Allo stato attuale delle cose, la prossima stagione di FA Cup dovrebbe quindi subire molte novità dal punto di vista del regolamento. Oltre ai già citati replay, la cui esistenza sembra in forte dubbio, l’adozione di un provvedimento come l’espulsione a tempo andrebbe a stravolgere ulteriormente una competizione che ha fatto delle tradizioni il suo più grande punto di forza.

Dal lato pratico, il cartellino blu verrebbe sventolato dagli arbitri solo in caso di proteste veementi ed irrispettose o, come detto, nel caso di falli tattici. Come nel rugby, una doppia sanzione di cartellini (due blu o, in alternativa, un giallo più un blu) equivarrebbe in automatico all’espulsione definitiva dalla gara. A differenza della palla ovale, però, l’IFAB non ha previsto alcuna forma di sostituzione temporanea, nel caso in cui il giocatore espulso a tempo giocasse in un ruolo fondamentale (ad esempio, se fosse un portiere).

Questa discriminante potrebbe davvero essere decisiva e, oltre ad abbassare la spettacolarità di competizioni che, come la FA Cup e la Premier League, fanno del ritmo la loro arma in più, potrebbe indirizzare i risultati delle partite verso pieghe che, con l’attuale regolamento, non sarebbero previste. Ad ogni modo, il cartellino blu sembra viaggiare spedito verso la propria applicazione, in barba agli esperti, ai giocatori, ai tecnici e anche ai tifosi. Ma soprattutto in barba alla FA Cup, una competizione che, per secoli, ha raccontato e scritto la Storia del calcio.

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