Al Caledonian Stadium, quella in corso, è stata, sin qui, una stagione veramente da dimenticare. L’Inverness, infatti, dopo aver perso la finale dei play-off promozione lo scorso giugno, non ha saputo trovare la forza per reagire e ha cominciato il nuovo anno con un filotto di sconfitte davvero allarmante. A farne le spese, per i rossoblù, è stato il manager delle ultime due stagioni, Billy Dodds, sollevato dall’incarico dopo il KO della quinta giornata di campionato contro i Raith Rovers.
L’incarico era stato temporaneamente affidato a Charlie Christie, sotto la cui gestione il Thistle era quasi riuscito a strappare un punto al Dundee United primo della classe in Championship (sconfitta per 1-0 con gol subito nel recupero del secondo tempo), ma ora, vista la precaria situazione in cui si trova la squadra, viene chiamato a risollevare le sorti del club un vero e proprio lottatore, Duncan Ferguson.
Duncan Ferguson, dalle lotte in area di rigore alla panchina
L’ex attaccante di Everton e Newcastle, tra le altre, è al secondo incarico da primo allenatore della sua carriera, dopo aver esordito lo scorso inverno in League One, con il Forest Green. L’esperienza di Ferguson in panchina, però, non si limita ai sei mesi al timone del club di Nailsworth: già dal 2014, infatti, aveva intrapreso il percorso nelle giovanili dei Toffees diventando poi vice-allenatore sotto la guida di diversi manager tra cui Marco Silva, Carlo Ancelotti e Rafa Benitez. A Goodison Park ha anche svolto il ruolo di interim manager per un breve periodo di tempo, portando l’Everton a diversi risultati importanti, tra cui i successi contro squadre blasonate come Manchester United e Chelsea.
Dopo aver lasciato Liverpool, la sua carriera è proseguita nel Gloucestershire, quando è stato assunto dai Forest Green Rovers con l’arduo compito di salvare il club dalla possibile retrocessione in quarta serie. Le cose non sono andate bene al New Lawn, con i Rovers effettivamente retrocessi in League Two al termine di un campionato, lo scorso, che li ha visti arrivare all’ultimo posto. Sotto la guida dello scozzese, i risultati non sono arrivati (solo una vittoria in 18 gare), ma l’ambiente si è sicuramente ricompattato attorno ad una squadra che aveva cominciato a scricchiolare, nonostante una crescita impressionante negli ultimi anni.
Forte del suo grande legame con il pubblico e la comunità, come dimostrato anche in una realtà molto più grande come quella dell’Everton, Ferguson avrebbe ricevuto l’incarico anche per la stagione corrente, prima di decidere per la rinuncia a causa di alcune divergenze con il board dei neroverdi.
Duncan Ferguson: il ritorno in Scozia alla guida dell’Inverness: un’altra mission impossible?
Adesso, per il 51enne di Stirling arriva l’opportunità di tornare a lavorare in Scozia, dalla quale era assente addirittura dal 1994, e di farlo per un club il cui blasone è senza dubbio maggiore rispetto alla posizione che occupa in classifica. Sin qui, l’Inverness ha portato a casa una sola vittoria in tutta la stagione, un 2-1 sul Bonnyrigg Rose nella prima giornata di Coppa di Lega, e dunque necessita di un’immediata scossa se vuole cercare di risalire la china.
Conoscendo il temperamento di uno come Duncan Ferguson, è probabile che questa arrivi già a partire dal match del fine settimana contro un Arbroath in splendida forma, ma la domanda rimane: sarà l’uomo giusto, visti i suoi risultati recenti, per risollevare le sorti di un club storico come l’Inverness?
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