E’ bufera sul Manchester City su cui pendono accuse molto pesanti da parte della Premier League. Cosa rischia e quali sono i precedenti?
La Premier League, dopo un’istruttoria durata circa quattro anni, ha deferito il Manchester City ad una commissione indipendente per la violazione di circa 100 norme finanziarie tra il 2009 e il 2018.
Cerchiamo di riassumere i punti chiave della vicenda, cercando di capire cosa può accadere al City anche in relazione a precedenti assimilabili a tale situazione.
Quali sono le accuse?
Da un lato Manchester City è accusato di aver “gonfiato” le entrate, nello specifico quelle relative alle sponsorizzazioni e agli accordi commerciali. In particolare questo denaro non proverrebbe da sponsorizzazioni, ma direttamente dal patrimonio del suo proprietario, in piena violazione del Financial Fari Play.
Dall’altro il City è accusato di aver artificiosamente alterato i costi di gestione del club facendo assumere i manager ad un’altra società ad esso connessa. In questo modo la voce di costo pesava in piccola percentuale sul bilancio del City.
Cosa può accadere al City?
Si tratta senza dubbio dello scandalo finanziario più grande della storia della Premier League, perchè mai nessun club aveva dovuto mai sostenere accuse così pesanti. Il City si è detto “sorpreso” della vicenda e le conseguenze possono essere varie. Si va da una pensate sanzione pecuniaria, all’esclusione dalla Premier League, passando per una penalizzazione in classifica. Certo è che qualunque sia la decisione della commissione e dell’eventuale appello, non si arriverà alla giustizia sportiva europea essendo una questione da risolvere all’interno della Premier League.
I precedenti
Impossibile trovare precedenti simili nel recente passato, se non altro per il volume delle accuse. Nel 2011 il QPR non fu penalizzato, ma subì una pesante sanzione pecuniaria. Nel 2012 i Rangers entrarono in amministrazione controllata e furono poi esclusi dalla Premier, dovendo ripartire dall’ultimo livello. Leicester e Bournemouth furono multati per aver violato le regole del FFP nel 2013-14 e 2014-15.
