Finisce così, per questa stagione di Premiership, la faida eterna. Una cinquina per parte rifilata a Kilmarnock e Dundee, ma quella dei Celtic sui poveri Killies vuol dire titolo. Ai ragazzi di Rodgers bastava un misero punto, ma hanno voluto esagerare: 5-0. Nessun braccino o timore stavolta.
Premiership, Kilmarnock-Celtic: la cronaca
Al quinto minuto azione avvolgente sulla destra, cross basso di O’Riley e tap in di Idah da due passi, partita già sui binari giusti. I Bhoys però non si fermano e solo sette minuti dopo arriva anche il raddoppio. Palla “pirlesca” di Hatate per Johnstone che mette in mezzo forte e basso, Maeda è un rapace e fa 0-2. Ormai il clima è quello della festa a cui si unisce anche il veterano Forrest, ancora su un cross basso, ma stavolta dalla sinistra.
Dominio feroce del Celtic che sfonda sugli esterni con ridicola superiorità. Vero che i padroni di casa sembrano a loro agio nei panni dello sparring partner, non avendo più nulla da chiedere alla stagione. Questi non sono certo i Killies tignosi e ostici dei mesi scorsi che avevano battuto e fatto penare Rodgers e i suoi ragazzi. La ripresa presenta lo stesso canovaccio. Celtic in controllo e con voglia di divertirsi e divertire. Il quarto gol è a firma di O’Riley, con un bel tiro da fuori dopo insistita azione d’angolo.
Una piccola reazione di orgoglio dei padroni di casa porta al gol della bandiera di Armstrong, ma viene annullato per offside. Ormai si gioca per accademia, il quinto gol Celtic arriva su una palla persa banale da parte della difesa. Kühn serve ancora una volta O’Riley e per il danese arriva la più facile delle doppiette. La partita finisce senza ulteriori episodi e resta il tempo della festa. Celtic campione con una giornata di anticipo.
McInnes: “Il Celtic non ha bisogno di aiuti”
Al Daily Record coach McInnes ha avuto qualcosa da recriminare, a dispetto del netto risultato finale: “Il loro primo gol doveva essere annullato e Don Robertson si è scusato per questo durante l’intervallo. Mi ha detto che non aveva visto un fallo, ma che sapeva che che c’era stato un colpo alla testa e avrebbe dovuto fermare il gioco. È un peccato perché è un buon arbitro.
“Ad ogni modo loro non hanno bisogno di questi aiuti, sono una buona squadra che ha fatto un gran lavoro. Stasera ci sono molti errori da parte nostra, ma soprattutto causati da come ha giocato il Celtic. Sono stati 90 minuti duri, francamente. Complimenti al Celtic, stasera avrebbero potuto battere chiunque. Comunque siamo professionisti e cerchiamo sempre di dare il massimo, ma forse inconsciamente la qualificazione all’Europa League ci ha un po’ frenato, soprattutto davanti ad una squadra con molte più motivazioni. Hanno giocato intensamente e non ci hanno mai lasciato respirare.”
Qualche problema a Rugby Park per la consueta intervista post gara di Brendan Rodgers. Nell’euforia dei festeggiamenti dei fuochi artificiali hanno provocato la bruciatura di alcuni cavi di SkySport con conseguenti problemi per la copertura media. Più tardi il tecnico è intervenuto: “C’è stata molta negatività attorno a questa squadra in questa stagione sin da agosto. Noi però abbiamo lavorato duro, concentrati, credendoci e senza mollare. Il livello delle prestazioni negli ultimi due mesi, sotto pressione, è stato fantastico. Sono molto orgoglioso dei miei ragazzi e felice per i tifosi.”
Premiership: Ai Rangers non basta la rimonta
Nelle altre gare ai Rangers non basta una vittoria in rimonta per 5-2 sul Dundee per impensierire i campioni. Fra Hearts e St Mirren si conclude con un salomonico 2-2. Nel Relegation Round un gol al 90º di Sibideh da ancora una chance all’ultima giornata per il St Johnstone di evitare lo spareggio retrocessione, impattando 1-1 con i rivali del Ross County. L’Aberdeen rifila un sonoro 5-1 al Livingston e saluta i suoi tifosi in maniera degna dopo una stagione complessa. 3-0 per gli Hibs sul Motherwell a salutare Easter Road.
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