Il nuovo format del Mondiale per Club continua a generare discussioni e polemiche nel panorama calcistico internazionale. Fra le voci più critiche si è recentemente distinta quella di Enzo Maresca, che ha voluto esprimere apertamente il proprio disappunto rispetto non solo alla competizione in sé, ma anche per le difficoltà meteorologiche che hanno portato diverse gare ad ore di sospensione. Le sue affermazioni hanno acceso il dibattito, ponendo l’attenzione su questioni fondamentali riguardanti, tra l’altro, il benessere dei calciatori coinvolti..
Le parole di Maresca: una denuncia chiara
Durante un’intervista, Maresca non ha usato mezzi termini per descrivere la sua posizione sul nuovo Mondiale per club, dichiarando: “Questo non è calcio”. Con questa frase incisiva, l’allenatore ha voluto sottolineare come, a suo avviso, la manifestazione stia perdendo il significato originario dello sport, sacrificando la qualità e il senso di appartenenza sull’altare dello spettacolo e degli interessi economici.
Secondo Maresca, la decisione di espandere il torneo e allungare ulteriormente il calendario rischia di mettere a repentaglio la salute fisica e mentale di chi gioca. “Non si può chiedere ai calciatori di giocare continuamente, senza tregua,” ha affermato, aggiungendo che il rischio di infortuni e il calo delle prestazioni sono conseguenze inevitabili di un’agenda così carica. “Sembra che si sia persa di vista la realtà del gioco: la passione, l’equilibrio, la competizione vera.”
L’allenatore ha inoltre espresso il timore che questa direzione possa impoverire lo spettacolo sul campo, proprio perché i protagonisti, stanchi e sovraccarichi, non sarebbero più in grado di offrire il meglio al pubblico. “Se il calcio continua su questa strada, perderemo ciò che lo rende speciale.”
Gli Stati Uniti non sono adattati ad ospitare competizioni come il Mondiale per club?
Uno degli aspetti su cui più si è concentrata la critica e dell’allenatore del Chelsea Enzo Maresca riguardato i vari casi che hanno portato alla sospensione delle gare del Mondiale per Club, anche per due ore , costringendo i giocatori ad attendere la ripresa del gioco negli spogliatoi. La gara che ha visto trionfare il Chelsea per quattro a uno contro il Benfica e infatti è durata ben quattro ore e 30 minuti. Tutto questo perché negli Stati Uniti vige una regola per cui in caso di temporali che dovessero verificarsi a una distanza di massimo 13 km, è prevista la sospensione di tutte le attività sportive all’aperto per il rischio fulmini. “Non è normale sospendere le partite. In una coppa del mondo, quante gare vengono sospese? zero. Ed in Europa? Mai. Siamo qui da due settimane e sono state già sospese sei o sette partite. Penso proprio che ci sia un problema.”
Ricordiamo che gli Stati Uniti e il Canada ospiteranno la prossima edizione dei mondiali di calcio e tra gli stadi selezionati solo il Mercedes Benz stadium di Atlanta dispone di un’adeguata copertura. Una possibile soluzione sarebbe quella di far disputare i mondiali in inverno come accaduto nel 2022 in Qatar, ma il grande freddo è un altro problema di quelle latitudini. insomma, la FIFA deve attivarsi quanto prima per trovare una soluzione che garantisca l’incolumità dei giocatori e allo stesso tempo non mini lo spettacolo.