
E’tutto rimandato al match di ritorno in programma giovedì prossimo al The Valley, a campi invertiti. Finisce 0-0 la prima partita di semifinale dei play off di League One tra Wycombe e Charlton che si è disputata domenica sera ad Adam’s Park. Si è giocato all’insegna di non farsi troppo male, lasciando ancora tutto aperto per ciò che riguarda l’accesso ala finale. Volendo usare un linguaggio motoristico si può dire che le due squadre sono scese in campo con il freno a mano tirato. Ed è ancora dire troppo poco. Dopo appena 6° , The Chairboys del Wycombe si fanno vivi grazie a Daniel Udoh. L’attaccante nigeriano si smarca bene in area lanciato da un compagno. Il portiere degli Addicks, Mannion , però è ben piazzato e si supera deviando la palla. Una scena che si ripete quasi uguale dopo dodici minuti, Tutto nasce da una un calcio di punizione dalla destra calciata da Luke Leahy. Lo spiovente finisce sulla testa di Caleb Taylor. Il difensore in prestito dal West Brom, riesce a toccare la palla ma è pressato e il tentativo finisce fuori. Il match si trascina abbastanza stancamente fino al 34°, quando Richard Kone, attaccante ivoriano dei Chairboys, ha un contrasto a metà campo e a palla lontana col difensore del Charlton Kayne Ramsay,rimediando dall’arbitro Faray Hallam un’ammonizione che ha fatto discutere scaldando parecchio gli animi.
Gli ospiti si fanno vivi con una conclusione ravvicinata di Matt Godden. L’attaccante 33enne spostato lateralmente, tira prontamente, ma è ancora il portiere del Wycombe Will Norris a respingere a mano aperta la conclusione ravvicinata. C’è anche il tempo di reclamare per un rigore ad inizio secondo tempo (52°) per un presunto fallo di mano del difensore centrale di Caleb Taylor, difensore centrale dei padroni di casa. Le statistiche raccontano di una leggera prevalenza territoriale della squadra ospite. Il Charlton ha un possesso di palla del 51 per cento, contro il 48 dell’home team. I tiri in porta sono stati 2 per il Wycombe,mentre il Charlton ha concluso tre volte. Due gli ammoniti, uno per parte. Si tratta del centrocampista Simon per il Wycombe e Greg Dockerty, capitano del Charlton.
Mike Dodds: “Conoscevamo la qualità degli avversari”
Negli spogliatoi, il manager dei Chairboys , Mike Dodds spiega: “L’avevo detto prima della gara , Nathan Evans del Charlton è un grande allenatore. Ha costruito una squadra ben organizzata. Noi abbiamo cercato di smontare questa tattica molto meglio di quando li abbiamo incontrati durante la stagione in precedenza. Fortunatamente o meno, a ci siamo cancellati reciprocamente. Dan Udoh ha avuto una grande occasione nel primo tempo e un eventuale goal, avrebbe cambiato il corso del match.Il portiere avversario ha fatto una grande parata. Una cosa mi ha fatto davvero piacere e ne sono contento. Ci siamo mossi davvero bene in campo, da quando sono in questo club. Credo che per ciò che riguarda la costruzione e come siamo arrivati sulle seconde palle, siamo stati molto più aggressivi rispetto al loro centrocampo e in modo particolare non li abbiamo fatti uscire da quella zona e non li abbiamo fatti ragionare impedendo anche i passaggi più elementari”.
“Abbiamo fatto tutto molto bene aspettando il momento giusto per colpire, ma sfortunatamente , questo momento non è mai arrivato. Abbiamo giocato come dovevamo e questo è molto per o calciatori , fisicamente e anche per quello che riguarda l’intensità del gioco, cosa che non era successa nei due match di campionato e non sono certamente ingenuo quando faccio certe affermazioni. Vorrei che la mia squadra adesso, cercasse di guardare avanti e stiamo lavorando proprio per questo obiettivo, ma è un work in progress, un qualcosa che stiamo costruendo gradatamente. Per alcuni, purtroppo, è stato un battesimo del fuoco, su come si sta in una squadra di calcio e stiamo provando a dare continuità a questo ottimo lavoro. Forse non sono stato capace nell’imprimere il mio stile. Ma, come ho già detto, sono soddisfatto per quello che riguarda l’intensità di gioco, mi ha fatto molto piacere riscontrare questa caratteristica. Col tempo probabilmente riusciremo ad esprimere anche una migliore qualità nel gioco e proseguendo su questa strada avremo sicuramente buone opportunità. I nostri avversari costruiranno le loro possibilità nella partita di ritorno, giocando in casa”.