Evangelos Marinakis, proprietario del Nottingham Forest, ha annunciato il proprio ritiro temporaneo dalla gestione diretta del club inglese per conformarsi alle normative UEFA sul possesso multiplo di squadre calcistiche. Pur mantenendo la proprietà, il magnate greco ha trasferito le sue quote in un blind trust – un accordo legale in cui un individuo trasferisce i propri beni a un fiduciario, senza che quest’ultimo eserciti alcuna influenza – e si è rimosso come “persona con controllo significativo” dal registro delle imprese britannico.
Questa decisione mira a evitare conflitti di interesse qualora sia il Nottingham Forest che l’Olympiakos, altro club di sua proprietà, si qualificassero contemporaneamente per le competizioni europee. Con i Tricky Trees in corsa per un posto in Champions League e i biancorossi greci molto vicini a confermarsi campioni nazionali, l’eventualità della doppia proprietà è, quest’anno, quantomai possibile.
Nottingham Forest, che cosa comporta la scelta di Marinakis
La normativa UEFA, in particolare l’articolo 5.01, vieta a un individuo o entità di avere controllo o influenza su più di un club partecipante alle competizioni europee nella stessa stagione. Con il Nottingham Forest attualmente al sesto posto in Premier League e in corsa per la qualificazione alla Coppa dalle Grandi Orecchie, Evangelos Marinakis ha agito preventivamente per garantire la conformità alle regole e proteggere il club da possibili sanzioni.
Questa mossa segue l’esempio di altri proprietari di club con interessi multipli, come Sir Jim Ratcliffe di INEOS, che ha adottato misure simili per Manchester United e Nizza. Anche il City Football Group ha intrapreso azioni analoghe riguardo al Girona, che per la prima volta nella sua storia, quest’anno, ha disputato la Champions League, così da non incorrere in problematiche logistiche vista la partecipazione simultanea dei catalani e del Manchester City alle competizioni europee.
Nonostante il ritiro dalla gestione operativa del Nottingham Forest, Marinakis rimane impegnato con l’Olympiakos e continua a sviluppare la sua rete di proprietà calcistiche. Si prevede, a questo proposito, l’ingresso di Edu, ex direttore sportivo dell’Arsenal, nel gruppo di proprietà multi-club del magnate greco, anche se il suo ruolo ufficiale non è ancora stato definito.
Questa decisione rappresenta un passo strategico atto a garantire la partecipazione del Nottingham Forest alle competizioni europee – a prescindere dal piazzamento finale dei Tricky Trees in Premier League – senza incorrere in violazioni regolamentari. Il club, che non partecipa alla Champions League da trent’anni, potrebbe così tornare sulla scena europea, beneficiando della pianificazione e delle misure adottate dal suo proprietario.