Ormai da anni, il calcio inglese è riconosciuto a livello mondiale per la propria forza economica e la sua organizzazione pressoché perfetta. Tolti i recenti casi di cattiva gestione finanziaria, che hanno coinvolto importanti realtà come Macclesfield, Bury e Derby County – con alcune di queste squadre costrette al fallimento e all’esclusione sia dalla Football League che dalla National League – il modello gestionale inglese si sta dimostrando sempre più solido e sempre più leader su scala mondiale.
A dare resistenza a tutta la struttura non sono soltanto le grandi proprietà che controllano i club principali del Paese, ma anche l’organizzazione piramidale dei campionati, da sempre garanzia di continuità e competitività attraverso tutte le principali divisioni professionistiche e semi-professionistiche. In questo senso, il recente risultato sportivo raccolto dai ragazzi del Bromley è l’ulteriore conferma di un modello che funziona appieno.
National League, il Bromley conferma una tradizione ormai storica
Con quella raggiunta lo scorso weekend in League Two, il Bromley ha portato a casa una salvezza dal sapore storico non solo per se stesso, ma per tutta la National League. Il club del sobborgo londinese, che la scorsa estate aveva festeggiato la prima promozione in assoluto nel mondo del calcio professionistico vincendo a Wembley il play-off di quinta serie, ha mantenuto così intatto un record che dura dalla metà degli anni Ottanta, ovvero da quando Football League e National League decisero di introdurre le promozioni e retrocessioni automatiche.
Prima della stagione 1986-87, infatti, l’accesso al quarto livello del calcio inglese non era garantito tramite i soli risultati sportivi. Per essere ammesso in EFL, un club semi-professionistico doveva soddisfare anche una serie di requisiti “extra” riguardanti le proprie infrastrutture, la propria solidità finanziaria e i rapporti con la comunità d’appartenenza.
Dal momento dell’ufficializzazione del sistema di promozioni e retrocessioni, ben 57 club sono saliti dalla National League alla League Two e, grazie alla salvezza del Bromley, nessuno di loro è ritornato in quinta serie alla fine della stagione successiva. Alcuni, anzi, come dimostrato dal recentissimo caso del Wrexham, hanno addirittura accelerato il loro processo di crescita, raggiungendo rapidamente palcoscenici ancora più prestigiosi rispetto alla quarta serie.
La grande continuità di cui si rendono protagoniste le squadre e le divisioni del calcio inglese non è solo uno spettacolo per i tifosi e tutti gli appassionati in giro per il mondo, ma anche un segno di forte e importante progettualità. Il sistema è in salute ed è affidabile, esattamente come dovrebbe essere in tutte le principali realtà sportive d’élite a noi ben note.