In casa Aston Villa si respira un’aria di grande concentrazione in vista della sfida di ritorno dei Quarti di Finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain. Nella gara d’andata il Villa è stato sconfitto per 3-1, dopo aver fornite una prestazione comunque buona arrendendosi ad una squadra non solo ambiziosa a livello mentale ma anche convincente sul piano del gioco. Al Villa Park l’Aston Villa cercherà l’impresa di rimontare un risultato non impossibile; il tecnico Unai Emery durante la conferenza stampa ha ribadito che la squadra dovrà cercare di sfruttare al meglio il fattore campo, che potrà rivelarsi determinante.
Aston Villa, le parole di Unai Emery
Il tecnico Unai Emery ha ribadito: “L’approccio iniziale sarà fondamentale soprattutto per il corso della gara. Nella sfida d’andata eravamo pronti ad accettare ogni situazione, l’importante era riuscire a dire la nostra ed è quello che abbiamo ottenuto. Certo, 2-1, 3-1, cambia ma non molto. Perché dobbiamo cercare di vincere con un certo margine. Adesso dobbiamo pensare solo a questo e ci aspettiamo un gol in più. Il PSG ha esperienza nel giocare in trasferta a certi livelli.”
“Se ci facciamo trascinare dai nostri tifosi, se trasmettiamo energia positiva, se giochiamo ottenendo più o meno cose positive tatticamente e individualmente sul campo, i tifosi ci aiuteranno molto con la loro carica e ci trasmetteranno la loro passione e la loro energia.”
“Più per noi che per i giocatori del PSG, perché hanno esperienza e anche loro sanno gestire determinate situazioni, cercando di concentrarsi sulla gara e non tenendo conto di come i tifosi li stanno spingendo. Ma per noi è importante. È davvero importante quanto riescono a trasmettere i nostri tifosi, aiutandoci. Abbiamo giocato abbastanza bene come avevamo previsto e il risultato che abbiamo ottenuto non è stato proprio il migliore, ma possiamo giocarcela.” Infine ha concluso dicendo:
“Ora l’obiettivo è vincere. Un solo obiettivo non basta, ma se vinciamo, possiamo essere vicini al traguardo. Il nostro obiettivo è provare a giocare con un piano tattico propositivo, e poi cercare di essere costanti e capire come sta andando la partita nell’arco dei novanta minuti. Quando abbiamo vinto a Bruges, eravamo pronti, con il vantaggio che avevamo, a giocare i tempi supplementari e i calci di rigore. Adesso, ripeto, il nostro piano è che, se dovessimo arrivare ai tempi supplementari, sarebbe fantastico, e anche se dovessimo arrivare ai calci di rigore, potremmo dire la nostra.”