La 14o giornata di Premier League si chiude con un interessante Manchester City–Tottenham. I citizens arrivano da una vittoria casalinga in casa contro il Lipsia 3-2 in Champions League. Nell’ultimo turno di Premier League hanno pareggiato 1-1 contro il Liverpool. Il Tottenham dopo aver vissuto un ottimo inizio di campionato nell’ultimo periodo ha subito un calo in termini di risultati visto che arriva da tre sconfitte consecutive. Nell’ultimo turno ha perso in casa contro l’Aston Villa 1-2.
Il Manchester City scende in campo con il 3-4-2-1 con: Ederson; Walker, Ruben Dias, Akanji; Gvardiol, Rodri; Foden, Alvarez, Bernardo Silva, Doku; Haaland. Gli spurs invece con il solito 4-2-3-1 con: Vicario; Porro, Emerson Royal, Davies, Udogie; Bissouma, Lo Celso; Johnson, Kulusevski, Gil; Son.
Premier League, Manchester City-Tottenham: il primo tempo
Parte subito bene il Manchester City con la prima occasione da parte di Doku che dalla zona sinistra si accentra per concludere con il sinistro e Vicario respinge. Arriva il vantaggio da parte degli spurs da una ripartenza dopo un calcio d’angolo dei citizens non impeccabile. Grazie alla rete di Son che dalla zona destra del campo dopo aver conquistato metri conclude con il destro battendo Ederson. Il Manchester City pareggia poco dopo in modo rocambolesco. Da una punizione battuta da Bernardo Silva dalla zona destra del campo arriva la respinta maldestra di Son che insacca in porta spiazzando Vicario.Al 12o i citizens sfiorano il vantaggio dopo un errore d’impostazione degli spurs dove Bernardo Silva ne approfitta suggerendo per Haaland smarcato che sbaglia clamorosamente.
Ancora il Manchester City vicino al vantaggio con Doku che prende campo sulla sinistra riuscendo a colpire con il destro a rientrare ma trova prima la traversa e poi il palo. Alla fine arriva la rete dei citizens con un’azione spettacolare iniziata da Doku che dalla sinistra serve Alvarez che si gira bene per poi suggerire per Foden che da due passi non sbaglia. Il Manchester City vicino al terzo gol con Alvarez che si guadagna campo nella zona destra e al limite dell’area colpisce di destro ma trova il palo. Un Tottenham messo alle strette che non riesce a creare trame di gioco contro un Manchester City arrembante con Doku e Bernardo Silva i migliori in questo primo tempo.
Premier League, Manchester City-Tottenham: il secondo tempo
Nella ripresa solito monologo citizens che si avvicina al terzo gol. Dalla trequarti campo Bernardo Silva tenta con un esterno sinistro la conclusione ma Vicario con una splendida parata respinge fuori. I primi minuti della seconda frazione di gioco più equilibrata con poche occasioni limpide. Un Tottenham che si affida a Son che finora è stato un po’ in ombra. Al 68o arriva il pareggio del Tottenham con Lo Celso dopo aver sfruttato lo spazio giusto che Dias gli ha concesso sulla trequarti centrale di calciare e battere Ederson.
Ancora Lo Celso che riesce a calciare al volo di sinistro sulla zona sinistra del campo sfruttando un calcio d’angolo ma il suo tiro viene deviato fuori. Il Tottenham che non riesce a mettere in difficoltà i citizens per trovare il vantaggio. Al 75o Rodri sfrutta un buon assist di Lewis ma colpisce la parte esterna della rete. Fisicamente ne ha di più il Manchester City che a dieci minuti dalla fine si porta in vantaggio con Grealish grazie ad una azione rapida partita da Rodri che suggerisce per Haaland sulla destra che appoggia per il centrocampista inglese che non sbaglia. Al 90o un po’ a sorpresa arriva il pareggio di Kulusevski su colpo di testa grazie ad un cross dalla sinistra di Johnson. Alla fine dopo un grande spettacolo di puro calcio le due squadre escono con un punto a testa.
Premier League, Kulusevski:”Secondo tempo incredibile”
Ai microfoni di Sky Sports si presenta Kulusevski: “È stato un secondo tempo incredibile per noi e sono orgoglioso dei ragazzi e dobbiamo davvero giocare così per tutta la stagione. Davvero dura, ma il secondo tempo è stato incredibile. Peccato aver subito quel gol, perché se avessimo continuato a giocare così avremmo vinto la partita, ma dobbiamo imparare. Se miglioriamo a livello mentale possiamo arrivare al top.”
