Scozia, Premiership 5ª giornata: i top e i flop

Anche in questo turno alcuni giocatori si sono distinti tra i top, altri tra i flop

I top e flop della Scozia Premiership

Come di consueto, torna la rubrica Top&Flop. Ecco i migliori e i peggiori della 5ª giornata di Scottish Premiership

Premiership 5ª giornata: i top

1 Kyogo Furuhashi: sta diventando una abitudine ormai vederlo fra i migliori del campionato. Il giapponese continua nella sua crescita e si dimostra un attaccante micidiale. Danza sulla linea del fuorigioco come fosse un moderno Inzaghi, punisce le minime distrazioni avversarie e se non bastasse sa anche mettersi a disposizione della squadra e creare gioco. Quattro reti e due assist nelle prime cinque gare, numeri che parlano da soli. Forse la Scozia inizia a stargli stretta? DOMINATORE.

2 Zachary Hemming: ad onor del vero il portiere inglese nelle ultime giornate stato piuttosto altalenante senza fornire un gran contributo alla causa del St.Mirren, sorprendentemente ai piani alti della classifica. Nella gara contro il Motherwell però Hemming si dimostra in buona forma, rinvigorito dalla pausa nazionali. Tira giù la saracinesca e salva i suoi diverse volte e se a Paisley comincia a funzionare anche lui, sarà una stagione da ricordare. BEN SVEGLIATO

3 James Tavernier: definirlo in maniera diversa da leggenda, almeno per i Rangers, credo sia irrispettoso. Da anni una certezza sulla fascia destra e il tempo sembra non scalfire la sua capacità di creare costantemente pericoli per gli avversari. Nella gara contro i Saints è lui a scardinare la difesa avversaria portando scompiglio sull’out di destra. Danilo ringrazia e ci mette la zucca, ma il primo gol dei ‘Gers è farina del suo sacco. INOSSIDABILE

Premiership 5ª giornata: i flop

1 Barry Robson: il tecnico dell’Aberdeen finisce in cima alla lista dei cattivi perché il calcio funziona così. I Dons hanno raccolto appena due punti in cinque giornate, ma sopratutto sembrano giocare come non gli importasse poi molto. Il terzo posto della stagione scorsa sembra un miraggio irraggiungibile oggi, ma è difficile capire come sbrogliare la matassa. Robson è il nome sulla lavagna, ma tutti sono responsabili della situazione. CADUTA LIBERA

2 Robbie Deas: il Kilmarnock riesce nell’impresa di acciuffare il pari in rimonta con gli Hibs, ma il numero 6 non può esultare granché. La sua gara è lungi da potersi considerare positiva. In difficoltà nei duelli, solo uno vinto su cinque, battuto nettamente da Vente deve ringraziare i compagni per aver recuperato le due reti di svantaggio. Al minuto 94 ha sul sinistro da pochi passi la palla del possibile 3-2, ma la sfera finisce in tribuna, svirgolata malamente. ROB SPACCATUTTO

3 Rickie Lamie: che il neopromosso Dundee FC esca con le ossa un po’ rotte da Celtic Park ci sta, ma il buon Rickie proprio non ci capisce nulla nei 90 minuti contro i biancoverdi. Fatica di fino e di forza, ma la sensazione è che Furuhashi sia un cliente troppo tosto per le sue capacità. SENZA SCAMPO

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