
Ecco i migliori e i peggiori della 7ª giornata di Scottish Premiership
Scottish Premiership: i Top
- JESPER KARLSSON: passato per la Serie A senza lasciare traccia, in Scozia può ritrovare il bandolo della matassa del suo talento. Il gioco di piedi sul secondo gol rifilato al Dundee è cosa di pochi. FRED ASTAIRE
- KRISZTIAN KERESZTES: pescato nei meandri del calcio magiaro il numero 23 dei Terrors sembra un lavoro di scout di alto livello. Solido difensivamente, anche duro se serve, concentrato, ma anche pulito tecnicamente. Il gol è il giusto premio. GEMMA NASCOSTA
- MARCUS DACKERS: finalmente Big Mark fa valere i suoi 201 cm e regala il primo centro stagionale in SPL. I fenomeni sono altri si sa, ma il gallese può iniziare a far valere kili e centimetri nel contesto scozzese. LA TORRE
FLOP:Scottish Premiership: i Flop
- MARCELO SARACCHI: ogni volta che ti illude di poter finalmente rendere come il suo talento meriterebbe Chelo fa tre passi indietro. La ricetta è sempre la stessa: fase difensiva da panico, leggero e svogliato in chiusura, e quando manca l’apporto in avanti, l’uruguaiano diventa dannoso. IMMATURO
- RICHARD KING: dura un tempo la sua partita. Un po’ perché avrà dovuto fare la valigia per andare a vestire la maglia della Giamaica, ma soprattutto perché sono 45 minuti da incubo. Un pletora di palle perse e passaggi sbagliati e atteggiamento passivo. La cosa migliore della giornata sarà stato l’aereo per Kingston. FUGA PER LA VERGOGNA
- IMARI SAMUELS: la sua è una giornata di sofferenza e dolore. Onestamente non sembra essere all’altezza del campionato, inanellando una cattiva prestazione dopo l’altra. Pochissimo da dire, il 4-0 dei Dons pare quasi generoso per quanto visto in campo. STRACCIATO



