
Dopo l’improvviso addio di Michael Wimmer, il Motherwell si trova ancora senza allenatore a metà giugno, a pochi giorni dalla ripresa degli allenamenti prevista per la prossima settimana. L’allenatore tedesco, arrivato solo pochi mesi fa, ha deciso di non proseguire nella sua avventura scozzese, lasciando il club dopo appena una dozzina di partite. Un addio inaspettato, che non è stato causato da cattivi risultati, ma da motivazioni personali, rendendo ancora più sorprendente la sua decisione.
Il consiglio direttivo del Well, e in particolare un sottocomitato formato da tre membri dell’esecutivo, è ora incaricato di trovare un sostituto. Il processo sarà lo stesso adottato per selezionare Wimmer: una valutazione accurata basata su dati, metriche e l’allineamento con i valori del club, come la valorizzazione dei giovani talenti. A capo del processo c’è il presidente Kyrk Macmillan, affiancato dal CEO Brian Caldwell e da Greg Anderson, figura centrale anche nella Well Society, il gruppo di tifosi proprietario del club.
Motherwell, i possibili candidati per il post-Wimmer
Tra i nomi che circolano per la panchina di Fir Park ci sono diverse opzioni. Il più gettonato, almeno per ora, è Robbie Neilson, ex tecnico di Hearts e Dundee United, che recentemente ha allenato i Tampa Bay Rowdies negli USA. Neilson è libero da impegni e interessato a tornare in Scozia, dove ha già ottenuto successi, tra cui due promozioni e un terzo posto (proprio coi Jambos, ndr) in Premiership.
Altri candidati sono Tony Docherty, recentemente esonerato dal Dundee United nonostante un sesto posto in classifica e Scott Brown. L’attuale tecnico dell’Ayr United è considerato come uno degli allenatori più promettenti del panorama calcistico scozzese e, dopo aver sfiorato la promozione con gli Honest Men, potrebbe cogliere l’occasione per esordire in massima serie.
La dirigenza del Motherwell sta poi valutando anche il profilo del georgiano Temur Ketsbaia. Ex giocatore della nazionale, il classe ’68 ha vissuto in prima persona il mondo del calcio britannico vestendo, quando ancora in attività, le maglie di Newcastle, Wolverhampton e Dundee. Prima dell’arrivo di Wimmer a Fir Park, peraltro, l’ex CT della nazionale di Cipro aveva impressionato la dirigenza del Well in una serie di colloqui conoscitivi e, pertanto, potrebbe essere nuovamente preso in considerazione.
In sintesi, il Motherwell si trova a un crocevia importante: tra candidati esperti e profili emergenti, la scelta del nuovo allenatore sarà cruciale per garantire stabilità e continuità a un club che ha cambiato guida tecnica quattro volte in tre anni.