Nell’ottava giornata di Premier League, il Manchester City la spunta con il brivido sul campo del Wolverhampton. I Cityzens, dopo essere passati in svantaggio, la ribaltano grazie alle reti di Josko Gvardiol e John Stones, due marcatori inusuali ma questa volta fondamentali per allungare a 31 la striscia di risultati utili consecutivi per la corazzata di Guardiola.
Ad ogni modo, a far discutere è proprio il gol-partita di Stones, arrivato sugli sviluppi di un corner a tempo scaduto. Inizialmente, infatti, la rete viene annullata per colpa della posizione di fuorigioco di Bernardo Silva. L’intervento del VAR, però, indirizza il direttore di gara verso altre prospettive, giudicando la posizione del portoghese come non impattante rispetto al movimento del portiere dei Wolves, José Sà. La domanda che in tanti si fanno, ora, è: quella presa da Chris Kavanagh e dal VAR Stuart Attwell è effettivamente la decisione giusta?
Premier League, i motivi dietro la convalida del gol di Stones
Come detto, la decisione iniziale dell’arbitro Kavanagh è stata quella di negare al Manchester City il gol-vittoria, considerando quella di Bernardo Silva come una posizione di fuorigioco attiva. Al momento del colpo di testa di Stones, il portoghese si trova ben più avanti dell’ultimo difensore dei Wolves e a pochi passi di distanza da José Sà.
Geograficamente, come fa poi notare il VAR Stuart Attwell, la posizione del numero 20 dei Cityzens non impatta in maniera diretta sulla visuale del portiere di casa, motivo per cui Chris Kavanagh viene invitato alla on-field review. Dopo aver riguardato l’azione al monitor – come spesso accade in questi casi – il direttore di gara rivede la propria decisione, convalidando la rete del definitivo 2-1 in favore del City.
Da un punto di vista esterno, rimane molto complesso giudicare la bontà o meno della decisione di VAR e direttore di gara. Per quanto Bernardo Silva non ostruisca effettivamente la visuale di José Sà (anche per una questione fisica, ndr), è altrettanto vero che il portiere portoghese subisca in un qualche modo la presenza dell’attaccante Cityzen.
Ad inizio azione, infatti, mentre il pallone è ancora in aria, Sà allunga le braccia per spostare Bernardo Silva, perdendo quell’attimo decisivo per poter poi reagire alla conclusione di Stones. Come spiegato anche dal profilo ufficiale della Premier League (Premier League Match Centre, ndr) arbitro e VAR non hanno considerato quest’ultima valutazione, analizzando soltanto il potenziale danno visivo procurato da Bernardo al suo connazionale.
Le parole dei due tecnici nel post partita di Wolverhampton – Manchester City
Nel post-partita, Gary O’Neil fatica a trattenere la propria rabbia. “Sto provando a rimanere calmo – dice in prima battuta il tecnico dei Wolves ai microfoni di Sky Sports UK -. Già l’anno scorso molte di queste decisioni non sono andate a nostro favore, quindi quando ho visto l’arbitro andare verso il monitor mi aspettavo già un epilogo simile“.
“Purtroppo, il regolamento non è chiaro in queste situazioni. Alcune volte, possono andare a nostro favore, altre vanno contro. Mi dispiace dirlo – chiosa O’Neil rifilando una stoccata importante all’intera Premier League – ma appena abbiamo capito che il VAR stava rivedendo l’azione, abbiamo realizzato che la decisione di oggi ci sarebbe andata contro“.
Dall’altra parte, il tecnico del Manchester City Pep Guardiola è di avviso completamente diverso: “dal campo, appena abbiamo visto la bandierina alzata, ci siamo chiesti come potesse essere fuorigioco, visto che si trattava di un calcio d’angolo. Da quel che ci ha detto John [Stones, ndr], Sà ha visto benissimo tutta l’azione. Credo che, grazie al VAR, l’arbitro abbia preso la decisione giusta“.
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