Tutti lo vogliono, tutti lo cercano. Hugo Ekitikè non vive a Siviglia e non fa il barbiere, ma a Francoforte e fa il calciatore. Per essere precisi al millimetro, l’attaccante. Lo si capisce dal fatto che, in quarantacinque prestazioni con l’orgoglio calcistico della città bagnata dal Meno, è andato a bersaglio venti volte , quasi una ogni due partite. Che il ragazzo a segnare ci provi proprio un piacere celestiale Liverpool e Chelsea lo sanno bene. E lo sa bene anche l’Eintracht giunto terzo in Bundesliga grazie anche molto ai suoi servigi. E ha presentato la cifra al di sotto della quale non si va: cento milioni di Euro, prendere o lasciare.
I Reds e i Blues, però, hanno intonato un coro compatto: di lasciare non se ne parla proprio, ma perché non riducete il vostro prendere? Ovvero, non potreste abbassare le vostre pretese economiche? Si può solo lontanamente immaginare con quale “entusiasmo” chi si è incaricato di vergare sul sito del Liverpool il netto no dell’Eintracht Francoforte alla richiesta di ridimensionamento lo abbia dovuto comunicare alla società e alla tifoseria. Ecco il titolo della nota, please: “l’Eintracht Francoforte ha comunicato a Liverpool e Chelsea che non abbasseranno il prezzo richiesto per l’attaccante Hugo Ekitikè“. Più chiaro di così si muore. E interpretare la frase dei tedeschi non richiede una seduta da lettino dello psicologo: se volete questo è il prezzo, altrimenti il ragazzo resta con noi che ci sta benone e ci rende pure meglio. Resta da vedere ora se i Reds accoglieranno la richiesta dei teutonici.