
Come ogni settimana, vi sveliamo i top e i flop della 6ª giornata di Scottish Premiership
Scozia, Premiership: i top
- PAULO BERNARDO: Celtic a valanga e potremo citare quantomeno tre o quattro compagni del lusitano, ma scegliamo lui perché questa prestazione sembra una di quelle che marcano uno step di crescita. Gol ed assist, bastone e carota, classe, ma anche tigna. HABEMUS BOX TO BOX
- ASTON OXBOROUGH: Miller si prende le copertine con la doppietta, ma il portiere è quello che vince la partita. Rigore parato, riflessi irreali su colpo di testa ravvicinato di Phillips. Nega a ripetizione il raddoppio ai Saints. Alla prima opportunità vera da titolare a 26 si sta conquistando il posto. LATE BLOOMER
- JEFTÉ: Rangers ancora frastornati da un inizio di stagione piuttosto deficitario, ma che forse hanno pescato una piccola gemma. Vent’anni, pagato neanche 800mila euro, deve ancora arrivare alla costanza e solidità di un top difensore, ma contro gli Hibs si vede un progetto di calciatore importante. TRUST THE PROCESS
Scozia, Premiership: i flop
- LEWIS NEILSON: 28 settembre 2024 entrerà a pieno titolo fra i giorni peggiori della carriera di questo ragazzo. Il Celtic lo maltratta e dopo averlo tramortito, danza pure sul suo cadavere sportivo. ANNIENTATO
- MYKOLA KUKHAREVYCH: dopo una settimana fra i Top l’ucraino conosce l’amarezza del retro della lavagna. Sbaglia un rigore dal peso specifico titanico e si isola dal gioco in maniera controproducente. Un po’ come Rambo sconfitto dai suoi che si rifugia in Thailandia lontano dal mondo. MIND GAMES
- SCOTT TANSER: due ammonizioni una più stupida dell’altra. Un calciatore con la sua esperienza non può gettare al vento una partita così. SENZA PERDONO