Dal
ritiro della Nazionale inglese ha parlato Joe Hart, portiere arrivato
in estate a sorpresa al Torino e titolare nei Tre Leoni.
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Joe Hart durante una sessione di allenamento al St George’s Park.
(foto: www.zimbio.com)
L’estremo
difensore ha rilasciato alcune dichiarazioni sui motivi che lo hanno
spinto a lasciare il Manchester City per approdare al Torino:
difensore ha rilasciato alcune dichiarazioni sui motivi che lo hanno
spinto a lasciare il Manchester City per approdare al Torino:
“Il
calcio è un gioco di opinioni: alcuni pensano che io sia un bravo
portiere, altri che sia completamente inutile.
calcio è un gioco di opinioni: alcuni pensano che io sia un bravo
portiere, altri che sia completamente inutile.
Purtroppo
qualcuno all’interno del City aveva questa seconda opinione. E io
mi sono dovuto tutelare, cambiando squadra”.
qualcuno all’interno del City aveva questa seconda opinione. E io
mi sono dovuto tutelare, cambiando squadra”.
Hart
spiega il motivo per cui ha deciso di trasferirsi nel Campionato
italiano, dopo aver capito che con Pep Guardiola non sarebbe più
stato il titolare nel Manchester City.
spiega il motivo per cui ha deciso di trasferirsi nel Campionato
italiano, dopo aver capito che con Pep Guardiola non sarebbe più
stato il titolare nel Manchester City.
“Ho
dovuto prendere una decisione importante in pochissimo tempo.
dovuto prendere una decisione importante in pochissimo tempo.
Sono
sincero, non è che avessi 25 opportunità per rilanciarmi. Il Toro
si è fatto sotto con convinzione e io ho colto al volo
l’opportunità. Sì, è stata una buona scelta accettare l’offerta
del club di Urbano Cairo.
sincero, non è che avessi 25 opportunità per rilanciarmi. Il Toro
si è fatto sotto con convinzione e io ho colto al volo
l’opportunità. Sì, è stata una buona scelta accettare l’offerta
del club di Urbano Cairo.
Non
so se mi vedranno dall’Inghilterra, ma non mi importa più di
tanto. Il mio obiettivo ora è fare bene con la maglia granata,
ripartire dall’ultima prestazione. E migliorarmi: a 29 anni ho
ancora grossi margini di miglioramento e la lingua non deve essere un
problema, anche se ci sto ancora lavorando su.
so se mi vedranno dall’Inghilterra, ma non mi importa più di
tanto. Il mio obiettivo ora è fare bene con la maglia granata,
ripartire dall’ultima prestazione. E migliorarmi: a 29 anni ho
ancora grossi margini di miglioramento e la lingua non deve essere un
problema, anche se ci sto ancora lavorando su.
D’altronde
anche al City non è che parlassi il mio inglese, visto che in otto
anni sono passati da Manchester tanti stranieri. Insomma, ho sempre
lavorato sulla comunicazione”.
anche al City non è che parlassi il mio inglese, visto che in otto
anni sono passati da Manchester tanti stranieri. Insomma, ho sempre
lavorato sulla comunicazione”.
Fonte:
Observer
Observer
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