[COMPETIZIONI EUROPEE] Le squadre d’Oltremanica nel ritorno del secondo turno preliminare.

SEGNA SEMPRE LUI – Ancora una volta Christy Fagan.
E’ lui a regalare la qualificazione al St. Patrick’s.
Come di consueto, Jacopo Ghirardon ci fornisce il punto della situazione sulle squadre d’Oltremanica impegnate in Europa. A completare il tutto, un’anteprima del prossimo turno che vedrà in campo “le grandi”.

Che questa sia una delle annate più difficili degli ultimi
anni per le squadre britanniche in Europa, è ormai risaputo. Pochi però si
sarebbero aspettati dei risultati cosi disastrosi, almeno alla fine del secondo
turno preliminare di Champions ed Europa League. Tutte le squadre sono state eliminate,
eccezion fatta per il solito St.Patrick’s Athletic, che ha superato ai
supplementari i bosniaci del Siroki Brijeg, salvando l’onore non solo del
proprio paese, ma anche di tutte le squadre “minori” che hanno intrapreso i primi
turni preliminari. Dal prossimo turno, dunque, la musica dovrà cambiare.
Iniziano ad entrare le prime grandi, Celtic in Champions e Liverpool in Europa League su tutte, e con loro necessariamente la marcia per le squadre d’oltremanica
dovrà finalmente cambiare. Andiamo però ad analizzare singolarmente le singole
partite, presentando le sfide del prossimo turno:
Champions League
Irlanda: Si è
definitivamente rotta la magia a Tallaght e dintorni. Non bastava un campionato
di sofferenza continua, dove i Rovers si ritrovano impegnati a sgomitare a
centro classifica. E’ arrivata infatti la delusione più cocente,
un’eliminazione, tutto sommato meritata, contro i modesti lituani dell’Ekranas.
Rovers parsi stanchi, demotivati, dominati soprattutto nel piano fisico dall’avversario
Lituano. Dopo lo 0-0 dell’andata, in cui gli Hoops avevano giocato meglio, le
speranze di qualificazione erano rimaste intatte, ma il goal allo scadere del
primo tempo di Andelkovic ha piegato un po’ tutte le certezze dei Rovers, che
nel secondo tempo sono letteralmente spariti dal campo, senza accennare una
timida reazione. Il goal del 2-0 di Kymantas a metà ripresa ha tolto ogni
dubbio: l’avventura europea dello Shamrock Rovers quest’anno sarebbe durata
pochissimo, in confronto alla cavalcata dello scorso anno. Non è bastato un
rigore in pieno recupero, realizzato da Gary McCabe, per salvare i Rovers
dall’eliminazione. Nel mezzo il discusso portiere Jansson ha effettuato almeno
3-4 salvataggi che hanno evitato un passivo ben più pesante. E’ evidente che la
squadra sia stata costruita male, e che soprattutto il manager Kenny, sotto
accusa da stampa e tifosi un po’ da inizio stagione, sia tra i maggiori
responsabili di questo flop. L’obiettivo dei Rovers, ora, resta quello di
ottenere un posto in Europa League, visto che il titolo, a meno di clamorosi
colpi di scena, non è più alla portata.
Galles: Come
prevedibile, purtroppo, finisce l’avventura dei New Saints, piegati per 3-0
dagli svedesi dell’Helsingborg. Escono comunque a testa alta i Saints, specie
dopo l’ottima prestazione dell’andata, dove gli Svedesi erano stati messi in
ginocchio, e solo la sfortuna ha impedito il risultato di prestigio alla
formazione allenata da Carl Darlington. Il goal di Atta, dopo appena 8 minuti,
ha subito messo in chiaro le cose per i Gallesi, rimasti in difesa per la
maggior parte dell’incontro. Il raddoppio di Sorum al 27’ ha di fatto chiuso le
ostilità, anche se il solito Chris Jones, poco dopo il goal della formazione
svedese, ha quasi riaperto le ostilità con un tiro dal limite finito di poco
sopra la traversa. Nel secondo tempo l’Helsingborg si è limitato a controllare,
trovando con Alvaro il goal del 3-0 all’89’, risultato forse troppo severo per
la formazione di Oswestry. Esce definitivamente dall’Europa il Galles, che
perlomeno ha salvato l’onore rimanendo, con tutte e quattro le formazioni
partecipanti in Europa, imbatutto in casa. Per i New Saints ora tutti i
pensieri vanno alla difesa del double conquistato in Welsh Premier e FAW Cup,
ambendo magari ad una deep run in FA Cup ed FA Trophy, visto che da quest’anno
il TNS, data la particolare posizione geografica tra Galles e Inghilterra, può
partecipare come settima squadra gallese alle due celeberrime competizioni
organizzate dalla federazione Inglese.
Nord Irlanda: Serviva
un miracolo al Linfield, dopo lo 0-3 subito a Cipro nell’andata cosa che
puntualmente non è arrivato. Salvata comunque la faccia per i Blues, che con lo
0-0 di Windsor Park rimangono perlomeno imbattuti in casa ed ottengono la terza
clean sheet in 4 partite di Champions, anche se sono stati realizzati 0 goal,
dato piuttosto emblematico. Ci si aspettava una partenza a razzo da parte della
squadra di Belfast, invece sono stati quelli dell’AEL a farla, trovando con Rui
Miguel una soluzione che ha messo a dura prova i riflessi di Blayney. Un colpo
di testa di Henderson a metà primo tempo è stata l’unica vera chance
dell’incontro per il Linfield, che anche nella ripresa ha provato in qualche
maniera a rendersi pericoloso, senza creare grossi problemi alla formazione
cipriota, che passa facilmente il turno e troverà il Partizan nel prossimo
turno. I pensieri della formazione in maglia blu, adesso, sono rivolti tutti
all’ennesima difesa del titolo in patria, impresa non certo impossibile visto
il livello mediocre del proprio campionato di appartenenza.
Prossimo turno
(andata 1/8 ritorno 8/8)
Celtic-HJK Helsinki: L’inizio
del terzo turno preliminare di Champions coincide con l’esordio nella
competizione degli Hoops di Glasgow. Obiettivo dichiarato: raggiungere i gironi
di Champions, risultato che manca da un po’ troppo tempo per la squadra di Neil
Lennon. La preseason non è stata certo esaltante in casa Celtic, ora però
arriva il primo momento della verità. Avversario di turno i finlandesi dell’HJK
Helsinki, la squadra più titolata del proprio paese, la Finlandia, con 24
titoli nazionali in bacheca e una apparizione ai gironi di Champions, nella
stagione 1998/99. Attualmente la squadra è seconda nella Veikkausliiga, a due
punti di distanza dalla capolista Inter Turku. Nel precedente turno, ha battuto
facilmente gli Islandesi del KR, 7-0 al moderno Sonera Stadium e 1-2 a
Reykjavik. Stella della squadra il piccolo fenomeno Joel Pohjanpalo, un classe
1994 già nel giro della nazionale, e considerato uno dei talenti più brillanti
dell’intero calcio scandinavo. In difesa occhi puntati su Timi Lahti, giocatore
formatosi in Italia con le maglie di Padova e Belluno, in serie D. Il nazionale
Gambiano Savage è l’unico giocatore straniero in una rosa fatta quasi
esclusivamente da giocatori finnici.
Motherwell-Panathinaikos
(andata 31/7 ritorno 8/8)
Esordio da brivido per il ‘Well nella massima competizione
per club a livello continentale: Arrivano infatti a Fir Park i temutissimi
greci del Panathinaikos, club passato di recente sotto il controllo dei proprio
tifosi, almeno per quanto concerne il pacchetto di maggioranza: un bel segnale
che viene da uno dei paesi più massacrati dalla crisi che sta attanagliando
l’Europa intera. Venti titoli nazionali, una finale di Champions League persa con
l’Ajax: questo il biglietto da visita del Pana, una delle due forze dominanti
del sport Greco (assieme ai rivali del Pireo dell’Olympiakos), visto che
appunto la società non è attiva solo nel calcio, ma anche, con brillanti risultati
a livello continentale, in vari altri sport come basket, volley e pallanuoto.
Squadra con dei nomi piuttosto pesanti in rosa: dai difensori Boumsong, ex
Juventus e Newcastle su tutte, la bandiera Seitaridis e Spiropoulos, tutti
nazionali, ai centrocampisti Karagounis, 2 stagioni non indimenticabili
all’Inter, e Katzouranis. In attacco occhi puntati su Bruno Fornaroli, in cerca
di riscatto dopo aver deluso alla Sampdoria. Sarà durissima per il Motherwell,
che dovrà contare sull’entusiasmo e spregiudicatezza di un esordio su una
dimensione completamente nuova per ribaltare i pronostici della vigilia.
Europa League:
Scozia: Serviva
un’impresa al St.Johnstone, dopo il 2-0 dell’andata subito in Turchia contro
l’Eskisheirspor, purtroppo per gli uomini di Steve Lomas questa non è riuscita,
anche se per diversi minuti si è sognato l’incredibile capovolgimento di
fronte. Il goal di Tadè infatti al 35’ aveva ridotto a solo uno i goal da
recuperare per la squadra di Perth, trascinata dall’ottimo pubblico di McDiarmid
Park. Il Pareggio di Sari al 52’ ha gelato l’entusiasmo e di fatto chiuso il
discorso qualificazione, visto che sarebbero serviti 3 goal ai Saints per
tornare in vantaggio. Nel finale buona reazione della squadra in maglia blu che
ha provato, invano, almeno a vincere la partita. Peccato veramente per la
squadra di Perth, che esce comunque con onore dalla competizione.
Irlanda: Un
St.Patrick con un cuore grande passa il turno, eliminato invece lo Sligo
Rovers
. Servono ancora una volta i tempi supplementari al Pats, che era passato
in vantaggio con il goal di Russell allo scadere del primo tempo. Il pareggio piuttosto
immeritato di Dzidic punisce oltre modo la formazione allenata da Liam Buckley,
che aveva controllato il match, un po’ come all’andata dove era arrivato il
pareggio nei minuti di recupero. Si arriva dunque ai tempi supplementari, dove
un goal del solito Christy Fagan, il terzo nella competizione e già eroe dei
tempi supplementari contro l’IBV, manda avanti il St.Patrick. Nel secondo tempo
assalto del Siroki, con un intervento prodigioso del difensore Bolger a salvare
un goal già fatto come occasione più grande: i bosniaci non riescono a segnare
e allora può esplodere la festa a Richmond Park. Per la quarta edizione di
fila, il St.Pats passa due turni consecutivi di coppa, risultato
importantissimo per un piccolo club come il loro. Prossimo turno contro
l’Hannover. 
Lo Sligo invece non va oltre il pareggio per 1-1: serviva una
vittoria con 2 goal di scarto, che purtroppo per la Bit O’Red non è arrivata.
Eppure alla mezz’ora lo Sligo aveva avuto la migliore delle occasioni per
riaprire il tutto, ma Danny North ha sbagliato dal dischetto. Il Trnava dunque,
prendendo coraggio e controllando comunque non senza grossi patemi, ha trovato
il goal della certezza al 67’, con una perfetta punizione di Cvirik. Nel finale
il goal della bandiera, che evita la sconfitta nel rinnovato Showgrounds che
per l’occasione ha sfoggiato una nuova tribuna a sedere, realizzato dal
centrale Jason McGuinness. Per la squadra di Ian Baraclough ora si prospetta un
duello con il Drogheda United per il titolo, nella quale ambisce ancora di
inserirsi il St.Patrick’s.
Nord Irlanda: Dopo
lo 0-6 rimediato in Croazia, per il Portadown si trattava di giocare più che
altro per l’onore, contro lo Slaven Belupo di Koprivnica. Il pubblico di
Shamrock Park comunque si è divertito, visto che sono arrivati lo stesso 6 goal
come all’andata, ma distribuiti in maniera più equilibrata: dopo infatti il
doppio vantaggio croato che sembrava sancire un’ennesima umiliazione per i
Ports, è arrivato il goal di Lecky che ha pure dato qualche speranza di portare
a casa un risultato decente. La doppietta ravvicinata attorno al sessantesimo
di Saban ha portato il risultato sull 1-4, diventato 2-4 con il rigore di
McCafferty che ha stabilito il risultato finale. Salvato, insomma, l’onore,
anche se un risultato aggregato di 10-2 non è neanche troppo generoso per i
volenterosi Ports, che avranno come obiettivo nel campionato il raggiungimento
delle competizioni europee e la riconferma della vittoria in Setanta Sports Cup
nella nuova stagione.
Prossimo turno:
(andata 2/8 ritorno 9/8)
Gomel-Liverpool: Parte
da Gomel, 500.000 abitanti e seconda città più grande della Bielorussia, il
nuovo corso dei Reds targato Brendan Rodgers. Turno sicuramente agevole per il
Liverpool, che finita l’era Kenny Dalglish si è affidato all’autore del
miracolo Swansea City per ripartire cercando l’assalto sia all’Europa, sia alla
Premier che manca da troppo tempo dalle parti di Anfield Road. Il Gomel,
attualmente terzo a sette punti dalla capolista Bate Borisov nel campionato
Bielorusso, ha superato nel primo turno i faroesi del Vikingur in maniera
nettissima, mentre nel secondo ha superato i macedoni del Renova con un risultato
aggregato di 2-1, dopo aver espugnato il paese balcanico per 2-0 all’andata è
arrivata la sconfitta casalinga per 1-0 che non ha pregiudicato il passaggio
del turno. Giocatori prevalentemente bielorussi, sui quali spicca la figura di
Vyacheslav Hleb, fratello del ben più famoso Alexander, giocatore tra gli altri
di Arsenal e Barcellona. Dopo sfortunate parentesi in Germania, il giocatore si
è ormai stabilito in patria, senza avere però le fortune del fratello. Un turno
dunque tutt’altro che impossibile per i Reds.
Dundee United-Dinamo
Mosca:
Di ben altro spessore l’avversario della seconda squadra scozzese
che entra nella competizione, ossia il Dundee United. Sono ormai lontani anni
luce i tempi d’oro, con la semifinale di Champions persa contro la Roma nel
1985 come picco, eppure per gli Arabs c’è un ritrovato entusiasmo, visto che la
squadra è tra le principale candidate a prendere il posto dei Rangers come
seconda forza nazionale. Turno difficile, comunque, per la squadra del manager
Houston, contro una delle squadre più affermate del calcio sovietico prima e
russo poi. Proprio nel 1972 la squadra venne fermata dai Rangers nella finale
di Coppa Coppe, il risultato più importante del club Moscovita a livello
Europeo. Capitano e uomo simbolo della squadra è Kevin Kuranyi, arrivato a
Mosca nel 2010 dopo 5 anni spesi nello Schalke 04 dove si era affermato come
attaccante piuttosto prolifico anche se discusso. Altri i giocatori di qualità
nella rosa, come l’ucraino Voronin, reduce da una non entusiasmante avventura
con il Liverpool, l’ungherese Dszudszak, arrivato recentemente dal PSV
Eindhoven e il nazionale russo Semshov. Una squadra competitiva, dunque, che
dovrebbe insediarsi nelle sfide al vertice con Zenit, CSKA, Rubin e l’ambizioso
Anzhi di E’too.
St.Patrick’s-Hannover:
Prestigiosa sfida per i SuperSaints, che dopo aver superato IBV e Siroki
avranno un avversario di ben altro calibro nell’Hannover 96 allenato da Mirko
Slomka, che si sta rifacendo una reputazione importante, specie dopo una
sfortunata esperienza con lo Schalke 04. La squadra ha avuto un boom nelle
ultime stagioni, seguito alla tragedia del portiere Robert Enke, suicidatosi
per la depressione, che appunto era portiere non solo della nazionale, ma anche
dei Roten. La stagione successiva è coincisa con un sorprendente quarto posto,
che ha permesso alla squadra di arrivare in Europa League, dove la squadra è
arrivata fino ai quarti, eliminata solo dall’Atletico Madrid che poi avrebbe
vinto la competizione. Servirà una grande impresa al St.Pats per fare
il colpaccio, contro una squadra che fa della compattezza il suo punto di
forza, visto l’assenza apparente di grandi nomi.  Capitano è il difensore nazionale americano Cherundolo,
ormai bandiera del 96. In attacco occhio a Jan Schlaudraff, attaccante molto
prolifico negli ultimi tempi. 

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