[SPECIALE LEAGUE ONE] Bilancio della prima parte di stagione (Atto II)


HARTLEPOOL UNITED: dopo un inizio sfavillante con 9 risultati utili consecutivi ed un piazzamento nelle zone alte di classifica, da ottobre i Pools hanno invertito bruscamente la rotta, entrando in un tunnel da cui sembrano incapaci di uscire: 11 sconfitte su 16 partite (8 delle quali in casa) hanno fatto precipitare il club a metà classifica, costando la panchina al manager  Wadsworth (esonerato già ad inizio dicembre); fortunatamente i pochi risultati positivi ottenuti in questo periodo hanno permesso di mantenere un notevole margine di sicurezza dalla zona retrocessione, ma il nuovo manager Cooper avrà il non facile compito di risollevare le sorti di questo club.   Il giocatore più decisivo finora è stato senz’altro l’attaccante Poole (6 reti), seguìto dai compagni di reparto Boyd (5 reti) e Nish (3 reti). Nel frattempo giovani talentuosi come Hartley (difensore) e  Liddle (centrocampista) hanno potuto beneficiare dell’aiuto di giocatori di grande esperienza come Sam Collins e Nolberto Solano.
PRESTON NORTH END: i Lilywhites sono stati una delle maggiori delusioni di questa prima parte di stagione. Fra agosto e settembre, una striscia di 7 vittorie consecutive sembrava confermare le ambizioni di immediata risalita in Championship della squadra allenata da Phil Brown; ad ottobre però il PNE ha iniziato a perdere qualche colpo, per poi restare invischiato in una crisi profonda (1 solo punto raccolto in 9 partite), durata quasi due mesi. Come spiegarsi un rendimento così negativo? Bé, se da un lato gli infortuni hanno penalizzato in maniera consistente la squadra, dall’altro il problema è sembrato più che altro psicologico, tanto che una difesa sulla carta buona si è trasformata in un muro di carta (terza peggior difesa con 42 gol concessi). Per di più, in questo lasso di tempo il Preston ha dovuto affrontare diverse squadre di alta classifica, in un momento dove evidentemente non era in grado di esprimere al meglio il proprio potenziale. L’assenza più pesante è stata quella del bomber Mellor (8 reti), sostituito adeguatamente solo da Hume (6 reti), mentre a quota 3 gol troviamo la coppia di attaccanti Tsoumou – Proctor. Il portiere Stuckmann e l’ala Parry inoltre hanno mantenuto un buon rendimento anche nei momenti meno brillanti. Per quanto riguarda la guida tecnica, nonostante negli ultimi 6 match sia arrivata una sola sconfitta, il chairman Ridsdale a metà dicembre ha esonerato Brown, ed è tuttora in cerca di un sostituto.
OLDHAM ATHLETIC:  il club di Boundary Park ha mantenuto un rendimento più o meno equilibrato in questi primi mesi di campionato: avendo collezionato 8 vittorie, 7 pareggi e 9 sconfitte, si trova ora agganciato al gruppo di centro classifica,  come si poteva ipotizzare ad inizio stagione; un dato curioso è la distribuzione equa dei gol segnati dai Latics  in casa ed in trasferta (16): una grossa fetta di queste reti (8) porta la firma dell’intramontabile  Shefki Kuqi, mentre i suoi compagni di reparto più prolifici sono stati Reid (4 reti) e Simpson (in prestito dall’Huddersfield, autore di 3 reti); fra i centrocampisti, spicca l’australiano Wesolowski (3 reti) mentre nella giovane difesa dei Latics, il più presente finora è stato Diamond.
Fra i giocatori arrivati in prestito, ci sono stati anche due giovani italiani: Luca Scapuzzi ed Andreas Mancini (fliglio minore di Roberto Mancini), provenienti dall’Academy del Manchester City; il giocatore più determinante però è sembrato sinora il 20enne Ayedemi, centrocampista in prestito dal Norwich da quest’estate.
Shefki Kuqi, dopo qualche stagione difficile, è tornato a segnare con continuità (foto: football.co.uk)

LEYTON ORIENT: la formazione londinese è il miglior esempio di come la determinazione ed il lavoro alla fine paghino. Dopo un inizio di stagione a dir poco disastroso, con 3 soli punti raccolti fra agosto e settembre, il Leyton sembrava destinato a rimanere insabbiato in zona retrocessione per molto tempo; questi risultati erano per certi versi sorprendenti, poichè vista la qualità della rosa si pensava ad un cammino meno tortuoso per la squadra allenata da Russell Slade. Infatti a fine settembre è arrivata una decisa reazione d’orgoglio, accompagnata da una striscia di 9 risultati utili consecutivi che ha allontanato gli incubi di inizio stagione, riservando anche qualche risultato prestigioso, come i pareggi contro Blades e Terriers, o il più recente successo ai danni del Charlton. Fondamentale per la rinascita della squadra è stato l’apporto realizzativo del duo Cox-Lisbie (6 gol a testa), il primo centrocampista, il secondo bomber di razza; a quota 3 reti troviamo poi un’altra coppia, composta dal centrocampista Smith e dalla punta Mooney.
L’acquisizione in prestito di Lee Cook dal QPR ha aggiunto qualità al centrocampo, mentre in difesa il giocatore più utilizzato è stato Cuthbert.
TRANMERE ROVERS: alla vigilia del campionato, l’obiettivo di questa squadra in termini di classifica rispecchiava a grandi linee quello dell’Oldham, ovvero un tranquillo piazzamento nella parte centrale del tabellone. Finora i Rovers stanno rispettando i pronostici, navigando in acque tranquille, pur con una rosa non eccezionale: il giocatore-chiave sinora è stato Labadie, 21enne centrocampista ex-WBA, autore di 4 reti, mentre a quota 3 reti troviamo il quartetto formato dagli attaccanti Tiryaki, Akins e Baxter (quest’ultimo tornato all’Everton per fine prestito) e Weir (centrocampista). In difesa, il veterano Goodison rimane un punto fermo, mentre a centrocampo l’ex U21 Welsh è stato fra i giocatori più utilizzati dal manager Les Parry.  Infine, una curiosità: il Tranmere è stata la squadra ad aver avuto più rigori contro (5), ottenendone solo 1 a proprio favore.
EXETER CITY: dopo un periodo nero caratterizzato da ben 9 sconfitte in 13 match, da metà ottobre in poi i Grecians hanno rialzato la testa, ottenendo discreti risultati (molti pareggi e qualche rara vittoria); dati alla  mano, il rendimento casalingo è migliore, con lo stesso numero di vittorie, pareggi e sconfitte (4).
Fra i giocatori più utilizzati troviamo il portiere polacco Krysiak, il giovane difensore Archibald-Henville (prodotto dell’Academy degli Spurs) , l’attaccante Nardiello (miglior marcatore con 6 reti) ed il giocatore di maggior classe,ovvero il centrocampista David Noble, ex Bristol City. Nonostante l’Exeter abbia subìto molti gol, soprattutto in campo esterno, il vero problema è sembrato essere di stampo offensivo: gli attaccanti in rosa infatti non hanno inciso molto finora (il secondo miglior marcatore è Logan, con sole 3 reti segnate).
 A conferma delle difficoltà in zona gol di questa formazione, vi è un record non certo positivo:13 partite su 25 senza segnare.
SCUNTHORPE UNITED: retrocesso dalla Championship al termine della scorsa stagione, il club di Glanford Park sembrava essere fra i favoriti per la lotta playoffs, ed invece l’impatto degli Irons con la League One è stato tanto problematico quanto deludente; con sole 4 vittorie in 24 match, la squadra allenata da Alan Knill è progressivamente scivolata da metà classifica ai margini della zona retrocessione: il periodo di maggior crisi si è verificato a cavallo fra novembre e dicembre (5 sconfitte su 7 partite). Le cessioni estive hanno in parte indebolito la squadra, e questo probabilmente ha acutizzato dei difetti già evidenziati dagli Irons nella passata stagione, come ad esempio una fase difensiva spesso deficitaria: fino ad oggi infatti, in sole tre partite la porta dello Scunthorpe è rimasta inviolata. Fra i giocatori che hanno inciso maggiormente a livello realizzativo troviamo gli attaccanti Grant (7 reti), Barcham (5) e Dagnall (autore di 4 reti, ma trasferitosi al Barnsley pochi giorni fa); a centrocampo il giocatore più interessante è il nordirlandese O’Connor, mentre in difesa il più utilizzato è stato E.Nolan. Infine, i prestiti del portiere Johnstone e dell’attaccante Norwood, entrambi di proprietà del Manchester United, hanno offerto qualche soluzione in più al tecnico Knill.
Alan Knill dovrà trovare la ricetta giusta per risollevare gli Irons (foto: footybunker.com)

WALSALL:  i Saddlers hanno ottenuto finora un numero simile di pareggi e sconfitte (11 e 10 rispettivamente), evidenziando dei limiti tecnici che li collocano nella lista delle possibili candidate per la lotta salvezza: in un cammino in campionato a tinte fosche, non sono mancate però alcune prestazioni molto positive contro squadre importanti, come i pareggi contro Huddersfield e Charlton e la vittoria sullo Sheffield Wednesday. Il vero limite dei Saddlers, dati alla mano, finora è emerso dagli scontri diretti: il Walsall infatti non è mai riuscito a battere le squadre che attualmente si trovano in zona retrocessione, un dato assai preoccupante su cui il manager Dean Smith dovrà sicuramente riflettere. Il giocatore più decisivo in questi primi mesi è stato una vecchia volpe d’area di rigore, ovvero il 34enne Macken (5 reti); fra i migliori marcatori ci sono poi  l’attaccante Nicholls (4 reti) e  la coppia Butler-Grigg (il primo difensore, il secondo centrocampista, entrambi a quota 3 gol). A centrocampo Chambers è stato un punto fermo, come Taundry in difesa, ma se si parla di continuità  non si può non citare un’istituzione come il portiere Walker, arrivato al Walsall nel lontano 1993, che è tutt’ora un punto di riferimento importante per la sua squadra.
YEOVIL TOWN: fra le squadre che hanno iniziato la stagione con l’obiettivo salvezza c’è anche lo Yeovil, quindi non sorprende vedere i Glovers al quartultimo posto; già nei primi due mesi di campionato, il magro bottino di 9 punti raccolti in 12 partite lasciava infatti presagire una stagione difficile per il team biancoverde. Il miglior marcatore in rosa sinora è stato la punta Agard (4 reti), seguito dal trio composto dai compagni di reparto A.Williams e Massey (quest’ultimo è in prestito dal Watford, come il portiere Gilmartin)e dal centrocampista Upson, tutti a quota 3 reti. Nel reparto difensivo, il 20enne Ayling,  prodotto del settore giovanile dell’Arsenal, è stato quasi sempre titolare, mentre per quanto riguarda il centrocampo, il manager Terry Skiverton non ha voluto rinunciare mai all’esperienza del 34enne Wotton. Sul fronte manageriale, è di pochi giorni fa la notizia del cambio di ruolo di Skiverton, declassato a vice-allenatore e sostituito da Gary Johnson, vecchia conoscenza del club, che guidò i Glovers dal 2001 al 2005 (in quella squadra fra l’altro militava lo stesso Skiverton).  
WYCOMBE WANDERERS: il destino di questo club negli anni recenti sembra essere quello di galleggiare di stagione in stagione fra League Two e League One, quindi l’atttuale situazione di classifica è tutto tranne che una novità; il rendimento finora espresso dai Chairboys è stato molto simile in casa ed in trasferta, ma 15 sconfitte su 25 partite (al pari con il Chesterfield) non possono che preoccupare il manager Waddock. E dire che nel Wycombe, pur in una precaria situazione di classifica, sono finora emersi diversi talenti interessanti: al di là del bomber Beavon (7 reti), hanno fatto parlare di sè anche la talentuosa -ed appena 16enne – ala Jordan Ibe (acquistato poche settimane fa dal Liverpool), ed il giovane attaccante italiano Marcello Trotta (in prestito dal Fulham, autore di 6 reti); a centrocampo ha dato un buon contributo realizzativo anche il centrocampista Donnelly (in prestito dallo Swansea, a segno in 4 occasioni), mentre nel reparto difesivo – che sembra essere il vero punto debole della squadra – Foster è stato il più utilizzato.
Insomma, la chiave per uscire da questo momento difficile sembra essere la ricerca di altri giovani talenti, da affiancare a giocatori di lunga militanza nel club, come  il 38enne capitano Ainsworth.
Uno dei giocatori più in forma dell’ultimo periodo: Marcello Trotta (foto: fulhamchronicle.co.uk)

ROCHDALE: reduce da un rendimento simile a quello del Wycombe, il Dale  attualmente ha gli stessi punti dei Chairboys. Questa squadra ha diverse carenze, ma la principale sembra essere di tipo offensivo: infatti avere il peggior attacco – con sole 23 reti segnate – in una lega dove tradizionalmente si segna molto, è un segnale decisamente allarmante. Non è un caso che i due migliori marcatori siano due centrocampisti, ovvero Grimes (5 gol) e Jones (4),mentre il migliore attaccante, Ball (in prestito dal Peterborough), ha segnato finora solo 3 reti; probabilmente ci si aspettava qualcosa di pià dall’attaccante francese Akpa-Akpro, fermo a quota 2 reti, tanto che il Rochdale è intervenuto sul mercato per prendere nuovi attaccanti in prestito (il più affidabile sulla carta sembra essere l’esperto Ormerod, arrivato dal Blackpool). Fra i giocatori più positivi comunque meritano una menzione il difensore-goleador Holness (3 reti per lui) ed il centrocampista Adams.
CHESTERFIELD: fanalino di coda, reduce da 15 sconfitte e con la peggior difesa (47 gol subìti) di questa prima parte di stagione, la squadra allenata da John Sheridan ha probabilmente patito molto il cambio di categoria: dopo un inizio difficile (specie in occasione del 6-2 subìto per mano del Milton Keynes), la mini-striscia di 3 vittorie consecutive ottenute a settembre sembrava poter essere l’inizio di una svolta, ma si è rivelato invece un fuoco di paglia, visto che da allora il Chesterfield non ha più vinto un singolo match. In fase offensiva, il buonissimo rendimento di Clarke (9 reti) e Westcarr (6) non è bastato ad invertire la rotta; fra i giocatori più utilizzati troviamo un veterano come il 34enne centrocampista Allott,  ed il difensore  Smith, ex Yeovil. Il manager Sheridan comunque non ha perso tempo, e per rinforzare il reparto arretrato si è già assicurato due difensori in prestito: Hurst dal WBA e Ridehalgh dall’Huddersfield Town.
Si conclude così la seconda parte di questa panoramica sul cammino delle squadre di League One da agosto ad oggi; augurandomi che questo speciale sia stato di vostro interesse, e vi dò appuntamento al commento della prossima giornata di campionato.

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