[PREMIER LEAGUE 2011/2012] Il bilancio ad inizio 2012.

Approfittiamo della sosta di questo fine settimana (si giocherà la FA Cup, il campionato riprenderà con il turno infrasettimanale di martedì/mercoledì) per stilare un primo bilancio della stagione giunta ad un momento cruciale.

MANCHESTER CITY (54) – Il primato in classifica sembra assolutamente incontrastato. La squadra di Mancini, grazie anche a vittorie in extremis (in modo particolare l’ultima gara contro il Tottenham i cui tre punti potrebbero avere un ruolo determinante al termine della stagione) è riuscita a mantenere una certa continuità nei risultati non riuscendo però a scrollarsi di dosso definitivamente gli storici (e unici) rivali: il Manchester United. Il campionato dei citizens non verrà certo ricordato per il bel gioco espresso, quanto piuttosto per la forza dei singoli. Tra tutti spiccano certamente Aguero e, soprattutto, David Silva le cui prestazioni superlative si sono rivelate determinanti in tutte le vittorie della sua squadra. Se il suo stato di forma si manterrà a questi livelli, difficilmente il City perderà punti.
MANCHESTER UNITED (51) – A sole tre lunghezze dal City, ha molto da recriminare per alcuni punti persi senza una spiegazione razionale. Tra tutti, la sconfitta interna contro il Blackburn e l’inspiegabile black out nel derby dell’ormai famoso 1-6. Nonostante questo lo United resta l’unica squadra in grado di impensierire Mancini & co e l’impressione è che manterrà questo status sino al termine della stagione. Un interessante spunto di riflessione è la decisione di Ferguson di richiamare in squadra Scholes, segno del fatto che ancora nessun giovane è riuscito ad imporsi quale nuova colonna portante del futuro dei Red Devils.
TOTTENHAM (46)  – Senza ombra di dubbio la squadra che esprime il miglior calcio e la migliore disposizione tattica in Premier League. Questo primato, tuttavia, non si traduce in una posizione di classifica consona alle prestazioni offerte in campo. Tali risultati devono essere ascritti da un lato alla sorte non favorevole, dall’altro ( e soprattutto, a nostro avviso) ad un deficit caratteriale che alla lunga rischia di rendere vani gli sforzi sin qui compiuti dal Tottenham.
CHELSEA (41) – Con la spada di Damocle dell’esonero sempre pronta a colpire, lo spaesato André Villas-Boas ha deluso le attese. Il rendimento altalenante e la pessima costruzione della fase difensiva, non permettono al Chelsea di trovare continuità di gioco e di risultati. La salvezza del portoghese sta nel fatto che al momento le squadre subito dietro (Arsenal in particolare) stentano a decollare rendendo sostanzialmente indolori alcune sconfitte o pareggi strappati (quasi) per caso.
ARSENAL (36) – Sempre alla ricerca di una identità, l’Arsenal viene da tre sconfitte consecutive. Fatica ad imporre il proprio gioco (e quindi ad ottenere risultati) quando la stella di Van Persie è offuscata. Quando poi le cose sembrano andare bene, Wenger ci mette del suo con decisioni più che discutibili. La decisione di richiamare in squadra Henry si inserisce in quella crisi di identità che da molti anni perseguita l’allenatore alsaziano.
NEWCASTLE UNITED (36) – Dopo un avvio di stagione scoppiettante, il Newcastle si è ridimensionato nel mese di novembre, quando è riuscito a collezionare solo due punti in sette partite. La nota positiva della stagione (che potrebbe comunque riservare piacevoli sorprese, visto anche l’attuale rendimento basso di Arsenal e Chelsea) è l’esplosione di Demba Ba che con 15 goals in 19 presenze è tra i giocatori più interessanti di questa prima parte del torneo.
LIVERPOOL (35) – Dopo aver risollevato le sorti tecniche della squadra, questa stagione avrebbe dovuto segnare la consacrazione di Dalglish e dei suoi acquisti. Fino a questo momento non è stato così. Suarez, l’unico a regalare emozioni e a tratti grandi giocate, sconta (nel vero senso della parola) un carattere molto poco british; Carroll sempre alle prese con una forma fisica non perfetta (è per lui è l’aspetto principale) ed Henderson che ha deluso le attese di tutti gli adetti ai lavori e non (gli avevamo anche dedicato uno speciale).
STOKE CITY (30) – In un modo o in un altro, Tony Pulis riesce sempre a riscuotere elogi portando la sua squadra ai vertici (per una rosa come quella dello Stoke City, l’ottavo posto deve essere considerato un vertice). Se non fosse stato per alcune disattenzioni avrebbe avuto sicuramente qualche punto in più di quelli attuali.
NORWICH CITY (29) – Il capolavoro di Paul Lambert (secondo noi migliore allenatore del girone d’andata) è nella forza del gruppo e nell’organizzazione tattica. Cosciente delle sue potenzialità è riuscito a trarre il meglio dai giocatori che ha a disposizione, senza stravolgere l’organico che ha conquistato la storica promozione. Mantenere questa linea sarà la vera sfida.
SUNDERLAND (27) – L’avvento di Martin ‘O Neill sulla panchina dei Black Cats ha ridato fiducia a tutto l’ambiente, dopo il periodo di pessimi risultati sotto la guida di Steve Bruce. Quattro vittorie nelle ultime cinque partite tra campionato ed FA Cup e la soddisfazione di aver battuto la capolista nei minuti di recupero. Non si può far altro che migliorare.
ASTON VILLA (27) – La decisione di affidare la panchina ad Alex McLeish aveva trovato non pochi dissensi tra i tifosi dei Villains. Dissensi che hanno contribuito a rendere instabile l’ambiente e che hanno inciso sulla tranquillità del gruppo. Fattori esterni a parte, l’Aston Villa non si è certo distinta per il bel gioco espresso. L’ultima vittoria esterna contro il Wolverhampton potrebbe aver dato una nuova carica all’ambiente.
FULHAM (26) – Dopo un inizio difficile, il Fulham sembra aver trovato la giusta quadratura proprio nel mese di gennaio (7 punti in 4 partite) che dovrebbe costituire una buona base per l’affondo finale verso la salvezza, sperando che chi sta dietro non allunghi il passo.
SWANSEA CITY (26) – Non ai livelli di Paul Lambert e del Norwich, Brendan Rodgers e lo Swansea stanno mantenendo un buon ritmo in attesa dello scatto finale di fine stagione. In squadra due dei giovani più interessanti della Premier League (Graham – che ha avuto un inizio in salita – e Sinclair – che ha regalato ottime giocate). Manca ancora la continuità di risultati che avrebbe garantito un rendimento almeno pari a quello del Norwich. Tutte le posizioni superiori alla 18° valgono quanto il titolo.
EVERTON (26) – Più bassi che alti per Moyes & Co. in questa prima parte di stagione. Indubbiamente le aspettative erano ben altre ad agosto, ma la flessione patita nel mese di ottobre/novembre ha compromesso il rendimento. I due punti nelle ultime quattro gare di campionato, poi, hanno contribuito a peggiorare la situazione attuale di classifica.
WEST BROMWICH ALBION (25) – L’ultima vittoria esterna contro lo Stoke City ha interrotto un pericoloso trend negativo di sconfitte che durava da tre giornate ed ha allontanato la zona retrocessione a 7 punti. Potrebbe essere la chiave di volta per la tanto attesa continuità di risultati.
QUEENS PARK RANGERS (20) – Dopo il trionfo della scorsa stagione, la gestione Warnock non ha avuto la stessa fortuna in Premier League concludendosi con l’esonero. La decisione di esonerare il tecnico ha letteralmente spaccato in due la tifoserie degli Hoops divisa tra chi vedeva nell’esonero l’unico modo per dare una scossa alla squadra e chi invece riteneva che il cambio di allenatore avrebbe soltanto peggiorato la situazione. la squadra  stata affidata a Mark Hughes e ha trovato la prima vittoria proprio la scorsa giornata nello scontro diretto casalingo contro il Wigan. Solo il tempo saprà dire se la scelta è stata giusta.
BOLTON WANDERERS (19) – Il recente buon momento di forma è stato interrotto soltanto dalla sconfitta per 3-0 (non meritata) contro il Manchester United e l’ultima vittoria contro il Liverpool sembra aver rassicurato l’ambiente, anche se la lotta sarà serrata fino all’ultimo minuto della stagione.
BLACKBURN ROVERS (18) – La sorprendente vittoria all’Old Trafford non solo è stata un’iniezione di fiducia per tutto l’ambiente, ma ha anche permesso a Steve Kean di mantenere il posto in panchina. Il trend negativo sembra essere stato interrotto (peccato per lo scivolone casalingo contro lo Stoke City) ed i Rovers possono provare a concentrarsi sul prossimo futuro che sarà decisivo per le sorti della squadra.
WOLVERHAMPTON (18) – Nonostante i tre punti di vantaggio sull’ultima in classifica, i Wolves sono la squadra che gioca il calcio meno convincente di tutto il torneo. Nonostante questo, però, sono da segnalare due recenti pareggi esterni molto importanti: contro l’Arsenal (a dicembre) e contro il Tottenham, entrambi per 1-1 con Fletcher marcatore.
WIGAN ATHLETIC (15) – L’unico punto nelle ultime quattro partite di campionato sottolinea la crisi di risultati dei Latics. L’impressione è che Roberto Marinez dovrà faticare molto quest’anno per poter ripetere i miracoli degli anni scorsi. Non sembra neanche poter contare su Hugo Rodallega la cui scarsa vena realizzativa sta condizionando molto il rendimento in classifica della squadra. 

Articoli Correlati

0 0 Voti
Vota questo articolo!
Iscriviti!
Avvisami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Ci piacerebbe sapere cosa ne pensi, commenta!x
Privacy Policy Cookie Policy
UKCALCIO

GRATIS
VISUALIZZA