[L’EDITORIALE] Paolo Di Canio: perchè non parlarne?



Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Nel nostro caso, “Cesare” è Paolo Di Canio. La sua squadra, lo Swindon Town, è attualmente quarta in classifica a soltanto tre lunghezze dal terzo posto che garantisce la promozione diretta in League One.

Inutile dire che questo rendimento ha lasciato tutti a bocca aperta. Talmente a bocca aperta che in Italia nessuno (o quasi) ne parla.
Eppure la sua decisione di iniziare l’avventura da allenatore su una panchina di una squadra completamente sconosciuta agli esperti addetti ai lavori della nostra Penisola aveva suscitato tanto clamore.
Nonostante ciò in TV di lui si è parlato soltanto in due circostanze: quando all’inizio della sua avventura ai Robins gli sponsors lasciarono la società per le sue note ideologie politiche e in occasione del litigio con Leon Clarke al termine della gara contro il Southampton.
Fatta eccezione per questi due episodi (non certo positivi) nessun accenno, complimento, elogio dai canali di informazione sportiva italiani in grado di raggiungere la maggior parte di appassionati di calcio. 
La stagione dello Swindon Town è ancora lunga e ricca di insidie; ciò non può giustificare, però, la totale assenza di eco mediatica rispetto a quanto fatto dall’allenatore romano in questi mesi.  
Sabato lo Swindon Town affronterà il Wigan in FA Cup e la partita sarà trasmessa in diretta da SKY. Scommettiamo che qualcuno si ricorderà di parlare di lui?

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