[ANALISI TATTICA] Manchester United-Stoke City: 2-1.

fonte: www.diretta.it
Rispetto alla partita contro il WBA (vinta per 1-2) il Manchester United si è presentato, nel suo classico e collaudato 4-4-2, con una formazione diversa per 5/11 da quella schierata al The Hawthorns. Al centro della difesa, in coppia con Vidic ha trovato posto il giovane Smalling, mentre sulla fascia destra Rafael ha giocato al posto di Neville. Notevoli le modifiche a centrocampo, con l’inserimento di Giggs e Nani sugli esterni, in luogo di Obertan e Fletcher. Davanti, scelta obbligata con Hernandez (Rooney ha problemi alla caviglia) in coppia con Berbatov.
Lo Stoke City, reduce dalla vittoria casalinga sull’Everton per 2-0 ha puntato, come da copione, su una difesa ed un centrocampo molto fisici con l’inserimento di Hutt, in luogo di Higgibotham e di Wilson a centrocampo, al posto di Pennant, che doveva garantire una maggiore copertura rispetto all’ex giocatore del Liverpool, per una squadra meno propensa alla fase offensiva. In attacco, Tuncay collocato pochi metri dietro la punta Jones in quello che riteniamo sostanzialmente un 4-4-1-1 (a dispetto di quanto indicato nella grafica sopra riportata).
Nei primi minuti di gioco, la ragnatela di centrocampo tessuta da Tony Pulis è riuscita a prevenire gli inserimenti centrali dei centrocampisti di Ferguson (ricordiamo alcuni tentativi di accentramento di Gibson e, soprattutto, di Giggs), grazie all’ottima prestazione di Wilson. Lo United impatta contro il muro dei Potters, fino al 21′, quando produce un’azione prodromica al vantaggio che si materializzerà 6 minuti più tardi. Lungo lancio di trenta metri di Vidic per Giggs, che però trova pronta (e fortunata) la difesa ospite.
Trovata la chiave tattica giusta, arriva il vantaggio, grazie a Berbatov che apre sulla fascia per Nani, cross del portoghese e Hernandez insacca (restano i dubbi su una possibile deviazione):
In Rosso il Manchester United, in blu lo Stoke City.
La linea nera si riferisce alla traiettoria del passaggio;
il numero, alla sequenza dello stesso. Elaborazione
grafica www.ukcalcio.tk
Come appare chiaro dall’elaborazione grafica, solo gli inserimenti degli esterni sarebbero stati in grado di abbattere il muro di centrocampo e difesa eretto dallo Stoke. La stessa situazione, infatti si è ripresentata pochi minuto dopo il vantaggio, questa volta sul lato sinistro grazie ad un cross di Giggs
Dal canto suo lo Stoke è riuscito a contenere la pressione dello United – almeno nei primi minuti – grazie, come detto, ad un centrocampo molto fisico e all’unica punta vera, Jones, che però non è stato in grado di far salire la squadra, costringendo Tuncay al doppio lavoro e ad un dispendio di energie che si rivelerà fatale sul suo rendimento complessivo.
Ad inizio ripresa, le squadre si ripresentano con lo stesso “undici” iniziale. Proprio nell’unica circostanza in cui Jones è riuscito far salire la squadra (obiettivo che, probabilmente, Pulis avrebbe raggiunto schierando dall’inizio un giocatore esperto come Fuller) è arrivato il pareggio dello Stoke: cross di Tuncay dalla fascia sinistra e Whitehead di testa sfrutta l’errore di posizionamento di Smalling, che costringe Evra a scalare in un ruolo non suo, permettendo al centrocampista ospite di inserirsi tra lui e Vidic:
I tre punti interrogativi (???) segnalano l’errore di
posizionamento della difesa dei Red Devils che
lascia Whitehed privo di marcatura.
Elaborazione grafica: www.ukcalcio.tk
Le energie spese nella prima parte di gioco (a nostro parere Hutt il migliore dei Potters nei primi 45 minuti) non hanno permesso alla squadra di Pulis (che in quel momento avrebbe dovuto dar spazio a qualche giocatore più fresco atleticamente) di sfruttare il momentaneo pareggio. 
Un improvviso inserimento di Hernandez al 61° riesce a perforare il centrocampo dello Stoke consentendo a Nani di inserirsi, dopo un veloce scambio con il messicano, dal lato destro e di battere Begovic con un bel diagonale, nonostante nulla possa dirsi sul posizionamento della difesa ospite:
“Nani 1” e “Nani 2” segnalano la diversa posizione
dell’ala portoghese nel corso dell’azione.
Elaborazione grafica: www.ukcalcio.tk
Inutili le sostituzioni del manager dello Stoke: Pennant per Etherington e Fuller per Jones. Tale ultimo cambio riteniamo sia giunto troppo tardi: ormai la squadra non era più in grado atleticamente di sfruttare le situazioni di ripartenza create dall’attaccante giamaicano.

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