Per otto anni consecutivi, è stato uno dei perni insostituibili del Liverpool forse più vincente della storia. Ora, però, anche su Andy Robertson cominciano a palesarsi le nuvole del dubbio, con gli insider di calciomercato che si fanno sempre più insistenti nell’accostare nuovi terzini sinistri alla formazione allenata da Arne Slot.
Dal ritiro della nazionale scozzese, con la quale è impegnato nel doppio confronto di UEFA Nations League contro la Grecia, il 31enne dei Reds fa però sapere di non essere preoccupato al riguardo. “Sono in uno dei club migliori al mondo – dice ai microfoni di Sky Sports UK – è normale sentire speculazioni circa il trasferimento di diversi giocatori. Io comunque sono tranquillo e mi sento ancora in grado di dare un grande contributo alla squadra“.
Liverpool, Robertson non si tira indietro: “mi sento ancora importante”
Complici le recenti delusioni in Champions League e Coppa di Lega, e un qualche errore inusuale per un giocatore della sua caratura, il futuro di Andy Robertson al Liverpool non appare più così certo. Stando agli esperti di calciomercato, il club della Merseyside avrebbe sondato diversi profili per cercare di rimpiazzare l’attuale capitano della Scozia che, per anni, ha indossato i panni del miglior terzino sinistro di tutta la Premier League.
“Credo che il club sia stato avvicinato a tutti i terzini del mondo – dice, ridendo, durante un’intervista con Sky Sports UK – ma la cosa non mi preoccupa. Giocando per un club così importante, credo sia normale sentire delle voci sul proprio futuro. Per quel che mi riguarda, se devo pensare solo al passato, sono al Liverpool da otto anni e mi sento molto orgoglioso dei traguardi che ho raggiunto con questa maglia“.
“Credo ci sia un momento per tutte le cose – aggiunge – ma per ora non sento che la mia avventura qui stia per finire. Anche nel caso in cui il club volesse fare qualche acquisto non ci rimarrò male: continuerò ad avere fiducia in me stesso“. Riguardo la stagione in corso, Robertson aggiunge: “di certo ci sono stati alcuni momenti in cui le cose non sono andate come avremmo voluto e anche io, personalmente, ho commesso qualche errore“.
“Quando capitano situazioni di questo tipo – conclude il laterale dei Reds – la gente parla più facilmente. Noi calciatori lo sappiamo, è il mondo in cui siamo abituati a lavorare. Chi gioca in Premier League è consapevole di avere gli occhi del mondo addosso e quindi si comporta di conseguenza. Ad ogni modo, continuo ad essere fiducioso: la mia avventura al Liverpool non è ancora finita“.