League One: è Matt Bloomfield il Manager del Mese

È tempo di premi mensili in League One e li scettro di Manager del Mese, non poteva non andare al tecnico del Wycombe, Matt Bloomfield

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Forte di un’imbattibilità che dura da 15 turni, il manager del Wycombe Wanderers, Matt Bloomfield è stato eletto “Manager of the month”, in League One per il mese di ottobre. Lo stratega quarantenne che siede sulla panca dei The Chairboys dal 21 febbraio dell’anno scorso, dopo aver guidato il Colchester United, si può considerare un autentico e fedele servitore della causa biancoblu. Un destino al quale è stato legato come calciatore per vent’anni dal 2003 al 2022, tranne una breve parentesi all’Ipswich Town vissuta tra il 2001 ed il 2003, senza peraltro mai scendere in campo.

Il manager originario di Felixtowe piccolo centro nell’East Suffolk, ha dovuto fronteggiare la concorrenza di Nigel Clough, che attualmente occupa la guida tecnica del Mansfield Town. Un nome che ha il sapore ed il sapere di una leggenda. Nigel, infatti, è il figlio di quel Brian Clough capace di portare il Nottingham Forest a vincere la Coppa dei Campioni per due stagioni consecutive, tra il 1978/79 ed il 1979/80.

Bloomfield:”Il merito va ai miei ragazzi”

Tornando al presente, Bloomfield ha spiegato che:”La squadra non sta vivendo dei risultati ottenuti finora” e che l’imbattibilità sia fondamentalmente “irrilevante”. Contento lui, verrebbe quasi da dire. In poche parole, tutto merito dei calciatori. Una tesi suffragate da successive dichiarazioni:” I ragazzi credono in ciò che fanno, nel lavoro, ed è incoraggiante vedere la loro determinazione, il carattere”. Sul pareggio ottenuto contro l’Exeter, il manager ha idee altrettanto chiare e intervistato da BBC 3 ha spiegato : “E’ un punto in trasferta e come tale, va rispettato, anche perché eravamo sotto 2-0, ma ero davvero convinto che avremmo potuto vincere”. I complimenti sono doverosi , ma le statistiche contano fino ad un certo punto. Testa all’incontro di sabato prossimo contro il Reading.

La gloria, come dice Dino Zoff nella sua autobiografia, dura soltanto un attimo. A questo punto della stagione inoltre, non è stato raggiunto ancora alcun obbiettivo e i conti, come si dice, si fanno alla fine. Palla lunga e pedalare, insomma. Lo champagne, però, va tenuto ancora rigorosamente in fresco. Se non altro per scaramanzia. Il talento del manager , da calciatore, è stato notato dal Newcastle United. In nazionale ha rappresentato le formazioni dell’Inghilterra nelle categorie Under 18, Under 19 Under20,collezionando però una sola presenza nelle rispettive squadre. La carriera di manager sembra dare maggior soddisfazioni- Una vita vissuta rigorosamente al presente, lasciando da parte per quello che poteva essere e non è stato.

Del resto , e sono ancora parole di Bloomfield, :<<Quando una partita finisce c’è subito quella successiva da attendere”. Filosofia chiara e semplice immediatamente applicabile, anche senza atteggiarsi a profeti come Mourinho, Guardiola o Klopp. Se c’è una filosofia di fondo, questa si può ricondurre soltanto al poeta latino Orazio e al suo carpe diem. La politica dei piccoli passi, che poi tanto piccoli non sono, vista la quantità di risultati utili consecutivi ottenuti, sembra dare frutti abbondanti. Sì, d’accordo, prudenza e “non si è ancora vinto niente”, pero intanto, mattone dopo mattone, l’edificio del Wycombe, sta venendo su bene con la necessaria solidità.


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