Premier League, caro-biglietti: il caso del Fulham

Non si arresta il caro-biglietti in Premier League ed i tifosi del Fulham sosterranno gli aumenti maggiori sul costo dell'abbonamento

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La fase di ripresa economica della Premier League con una crescita dei ricavi pari al 10%, dopo gli anni difficili della Pandemia, non ha invertito, almeno per la stagione 2023-24, il trend relativo agli aumenti del costo degli abbonamenti. In questa particolare classifica che vede solo 3 club (Brentford, Chelsea e Tottenham) aver deciso, in controtendenza, di non aumentare il prezzo degli abbonamenti, a svettare è il Fulham. La decisione del club, resa nota ad Aprile 2023, di aumentare i prezzi per assistere ai match a Craven Cottage per la stagione di Premier League 2023-2024 ha creato non poco malcontento tra i tifosi dei Cottagers.

Il caro-biglietti, ricompreso in una forbice tra il 18 e il 225%, ha portato a superare l’importo di £ 3.000 per il ticket più caro che darà accesso al livello superiore del nuovo Riverside Stand. Costi ritenuti esorbitanti a maggior ragione se comparati rispetto ad analoghe postazioni premium di impianti che offrono ai tifosi servizi di più alto livello. E se il Fulham ha giustificato una decisione comunque impopolare sulla base di esigenze di sostenibilità a lungo termine, ciò non è bastato a placare il malcontento di almeno una parte dei fan.

Dal punto di vista della proprietà del Fulham, che dal 2013 fa capo a Shahid Kahn e che ha comunque garantito ai Cottagers una certa stabilità economica ed investimenti costanti, si è necessario massimizzare le entrate, anche aumentando i prezzi di biglietti ed abbonamenti, per garantire profitti ed assicurare sostenibilità, fondamentale per il futuro del club in Premier League. La società londinese ha fatto notare che gli abbonamenti poi, nello specifico, assicurerebbero in ogni caso ai fan un buon rapporto qualità-prezzo e, in base alle opzioni disponibili, una convenienza evidente rispetto all’acquisto dei ticket per il singolo match.

Premier League, Fulham: le preoccupazioni dei tifosi

Chiaramente diversa è, invece, l’opinione dei tifosi. Il Fulham Supporters’ Trust, in una lettera aperta al club, ha chiesto di rimodulare al ribasso le politiche dei prezzi degli abbonamenti, provando a percorrere altre strade utili a tenere “i conti in ordine”. Del resto, il trend in ripresa del massimo campionato inglese si accompagna ad una situazione economica del Paese non propriamente rosea: aumento del costo della vita, aumento dei costi relativi energetici ed un’inflazione record restituiscono la percezione di un club e, forse più in generale, di un movimento poco attento alle difficoltà finanziarie che molti appassionati sono chiamati ad affrontare. Se le liste d’attesa per l’acquisto dei biglietti, che 15 dei 20 club di Premier League sono chiamati a gestire, testimoniano che per il momento gli aumenti di prezzo non hanno impattato sulla domanda, l’auspicio è che le società, nei prossimi anni, provino a bilanciare nel miglior modo possibile le esigenze di business e di tutela dei fan.

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