Il centrocampista dell’Hull City, Jake Livermore, positivo alla cocaina a maggio non verrà squalificato dalla Football Association. Vediamo nel dettaglio le motivazioni di questa decisione.
Il centrocampista dell’Hull City Jake Livermore, sospeso in via cautelativa dalla Football Association e dalla sua squadra nel mese di maggio dopo essere risultato positivo alla cocaina, non verrà squalificato.
Le motivazioni del supremo organo calcistico inglese sono da ricercare nel carattere “unico delle circostanze” del periodo in cui sarebbe avvenuta l’assunzione dello stupefacente.
Il figlio di Livermore è deceduto il 19 maggio 2014 poco meno di 48 ore dopo la sconfitta dell’Hull City nella finale di FA Cup contro l’Arsenal. Tale evento ha avuto conseguenze devastanti sul giocatore e su tutta la sua famiglia e pertanto nel momento in cui Livermore ha assunto la cocaina non aveva una piena capacità di intendere e di volere. Il test antidoping è stato effettuato dopo la gara contro il Crystal Palace, il 25 aprile 2015 ed il risultato è stato notificato al giocatore il 13 maggio, prima di essere confermato da un secondo test il 20 maggio. Nelle sei pagine che accompagnano la decisione della FA si legge che questa non possa essere intesa “come precedente“, ma come valutazione “di un caso raro ed eccezionale“.
Livermore, che dovrà sottoporsi ad un percorso di riabilitazione e che dovrà sottoporsi a continui test antidoping per un anno, torna dunque a disposizione e da subito può essere convocato. Rischiava una squalifica di due anni.
Via | BBC Sport
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