Il Daily Record e il sito della BBC mettono in evidenza la situazione venutasi a creare attorno al Celtic Football Club in vista dell’Annual General Meeting di oggi.
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Nell’assemblea generale annuale non sono mancate anche le questioni scomode.
L’anno scorso, l’amministratore delegato del Celtic Peter Lawwell disse che il club si sarebbe adoperato nella campagna dei salari di sussistenza.
Le dichiarazioni del signor Kelly sono arrivate un giorno prima dell’AGM del Celtic dove i tifosi potranno chiamare in causa il club sollecitandolo a pagare i salari di sussistenza ai dipendenti.
James Kelly infatti, ha dichiarato: “Il Celtic ha una gloriosa storia di lotta alla povertà. Ma nel 2015 essi si rifiutano di dare un salario equo garantito per un gran numero di dipendenti, molti dei quali hanno contratti occasionali. È tempo per il Celtic di ricordare le origini e che paghi i dipendenti con il salario di 8,25 sterline l’ora”.
Un portavoce del Celtic ha così risposto alle accuse di Kelly: “Egli non ha nessuna conoscenza del lavoro del Celtic ma che ancora una volta usa questa situazione per la sua agenda personale. Abbiamo fatto tutto quello che avevamo detto avremmo fatto nell’AGM dello scorso anno. Il 98% dei colleghi con cui ci siamo confrontati erano a favore di un aumento di stipendio, perché andrebbe loro significativamente meglio la tariffa oraria più elevata, anziché un bonus discrezionale che non può essere garantito. Abbiamo anche incontrato la Poverty Alliance che ha accolto favorevolmente la linea che abbiamo intrapreso. È del tutto fuorviante suggerire che si tratta di qualcosa di diverso da un passo molto positivo, nettamente accolto e sostenuto da parte del personale.“
Il tasso, fissato da una fondazione indipendente per rendere i salari abbinati al costo della vita, è stato adottato da 380 imprese in tutta la Scozia, tra cui l‘Hearts of Midlothian che l’anno scorso sono diventati il primo club ad adottare questo sistema.
di Lorenzo Della Savia
