[FA CUP FINAL] Dopo 42 anni, il trionfo del Manchester City. Le foto e la voce dei protagonisti.

Il capitano alza al cielo l’FA CUP.
Un urlo di gioia tenuto dentro per 42 lunghissimi anni. Tanto hanno dovuto attendere i tifosi del Manchester City prima di poter gridare a squarciagola la parola “Campioni”. L’ultima vittoria in FA Cup risale all’aprile del 1969, quando il City sconfisse in finale il Leicester, sempre col risultato di 1-0. 
Il trionfo di sabato scorso era nell’aria già dal triplice fischio finale della semifinale vinta contro il Manchester United: anche in quella partita Toure siglò la rete decisiva; due gol che resteranno nella storia dei citizens.
Toure festeggia la rete che vale la vittoria.
Ancora un’immagine dell’incontenibile gioia di Toure.
Se questo risultato è storico per il Manchester City, lo stesso può dirsi per il suo tecnico, Roberto Mancini, che nonostante le critiche ricevute per il suo gioco votato eccessivamente alla fase difensiva (critiche che in molti casi ci sentiamo di condividere, ma che comunque non possono offuscare il grande risultato ottenuto, perchè a questi livelli le vittorie contano più del bel gioco) è riuscito a raggiungere i traguardi fissati ad inizio stagione. Ricordiamo che il City è qualificato matematicamente alla prossima edizione della Champions League e qualora dovesse battere – di nuovo – nel recupero di domani sera, lo Stoke City, scavalcherebbe l’Arsenal al terzo posto, avendo ottime chances di accedere alla massima competizione continentale evitando i preliminari.
Posso soltanto dire che sono felice per tutti i nostri tifosi. Dopo così tanti anni meritavano di vincere questo trofeo. Non posso dire che abbiamo dominato la gara e dobbiamo ancora migliorare, però siamo davvero felici. Abbia scritto un pezzo di storia del Manchester City; ora possiamo iniziare. Il fatto che il Manchester Untied abbia vinto la Premier League non diminuisce il valore della nostra vittoria. Noi dobbiamo migliorare per fare un altro passo importante, vincere la Premier League.
Ora i nostri tifosi sono felici, vedremo come saranno la prossima stagione, ma l’importante è aver concluso bene questa. Dobbiamo cercare di giocare al massimo anche in campionato, ma non è semplice anche perchè avremo di fronte oltre alle altre squadre, anche Liverpool e Tottenham che hanno dimostrato di essere molto forti.”  Parole di elogio per Toure: “E’ fantastico, l’abbiamo comprato per questo. Ha segnato nella semifinale e nella finale, ma ha giocato benissimo per tutta la stagione.”
Altra questione in sospeso è quella su Tevez, le cui voci su una sua partenza nel mercato estivo si fanno sempre più insistenti: “Carlos ha un contratto di cinque anni con noi. Credo che resterà e non penso proprio che abbia intenzione di lasciare la squadra.”

La gioia di Mancini al triplice fischio.
La squadra al completo con il trofeo in primo piano.
Tevez guarda il trofeo. Sarà lui il protagonista della
stagione estiva di calciomercato?
Il Primo Ministro David Cameron si congratula con
Tevez.

Nominato player of the match, Mario Balotelli ha giocato un’ottima finale. In alcuni momenti non sembrava essere il bad-boy svogliato e senza carattere che siamo stati abituati a vedere tutte le volte che è stato chiamato in causa da Mancini. La gioia mostrata ai compagni al momento del gol del vantaggio è stata un’altra grande sorpresa. Balotelli ha dimostrato di avere classe. Per essere campioni, però, non basta soltanto la classe, ma è necessario prima di tutto essere uomini. Il trofeo vinto sabato e, soprattutto, l’importanza del riconoscimento ottenuto potrebbero essere la chiave per la definitiva maturità del bad-boy. Non è un passaggio automatico, ma vogliamo dargli fiducia.  
Balotelli e Richards festeggiano.
La vittoria dell’FA Cup e la qualificazione in Champions League (con o senza preliminari è ancora tutto da decidere) con ogni probabilità pongono fine anche alle voci che volevano un addio di Mancini alla panchina del City. Nonostante le numerose smentite, il tecnico di Jesi è stato più volte accostato alla panchina della Juventus. L’affetto e la gioia mostrati dal Presidente Al Mubarak, però, sembrano definitivamente scacciare queste voci.
“Era ora!”, sembra dire Al Mubarak a Mancini al momento
della premiazione.
L’abbraccio tra il Presidente e l’allenatore.
Il rapporto tra Mancini e Tevez sembra essere
ottimo.
Tifosi illustri in tribuna.
Lo Stoke City, tuttavia, non ha demeritato, anzi. Come ha ammesso lo stesso Mancini, il match a tratti è stato molto equilibrato ed in particolare dopo i Potters davano l’impressione di poter agguantare il pari. La soluzione tattica di Mancini, cioè l’ingresso di Adam Johnson per un opaco Barry e l’avanzamento di Balotelli come prima punta supportato da Tevez, seppur tardiva, non solo ha modificato l’inerzia della partita in favore del City, ma anche dimostrato che questa squadra, se ben equilibrata, può permettersi di adottare uno schema di gioco più offensivo.
Nonostante la disparità tecnica, acuita da questa soluzione tattica, lo Stoke è rimasto sempre molto ordinato in campo e nei minuti finali ha più volte sfiorato la rete del pareggio. Tony Pulis comunque esce da vincitore: lo Stoke City parteciperà alla prossima edizione dell’Europa League; un risultato impensabile per una squadra giovane il cui obiettivo stagionale è solo quello della salvezza. “Sono orgoglioso di tutto ciò che i miei giocatori hanno fatto quest’anno. Possono camminare a testa alta anche se naturalmente sono tristi per questa finale. Sicuramente loro hanno meritato di vincere perchè sono stati più forti; purtroppo non siamo stati in grado di giocare come abbiamo fatto nelle ultime partite e non so darmi una spiegazione: se lo sapessi sarei un genio. La stagione è stata comunque fantastica: ci siamo salvati per la quarta volta consecutiva, abbiamo concluso il campionato tra le squadre più forti del torneo, abbiamo raggiunto la semifinale di FA Cup e ci siamo qualificati per l’Europa; direi che non è poi così male.”
Shawcross consola Sorensen. per lo Stoke City era la prima finale
in 148 anni di storia.
Tony Pulis, protagonista di un curioso episodio. In giacca
e camicia durante la cerimonia pre-partita, scompare pochi
istanti prima del calcio di inizio, per poi riapparire nella
sua consueta “divisa”: tuta e cappellino.
Toure decisivo nella semifinale e nella
finale. Due gol che fanno storia.
Prestazione lodevole per impegno e qualità
di Mario Balotelli, nominato Player of the Match.
TABELLINO
Sabato 14 maggio 2011, ore 16.
Wembley Stadium, London.

MANCHESTER CITY – STOKE CITY: 1-0    (Toure, 74 min)

Manchester City: Hart, Richards, Lescott, Kompany, Kolarov, de Jong, Barry (Johnson 73min), Yaya Toure, D Silva, Balotelli, Tevez (Zabaleta 87min). 
Sostituti: Given, Boyata, Vieira, Milner, and Dzeko.
Ammoniti: nessuno.
Stoke City: Sorensen, Wilkinson, Shawcross, Huth, Wilson, Pennant, Whelan (Pugh 84min), Delap (Carew 81min), Etherington (Whitehead 61min), Walters, Jones. 
Sostituti: Nash, Collins, Diao, and Faye
Ammoniti: Huth (39 min), Wilkinson (76 min)
Arbitro: Martin Atkinson

Spettatori: 88643
IL CAMMINO VERSO LA FINALE:

Manchester City: Leicester (2-2, al replay 4-2); Notts County (1-1, al replay 5-0); Aston Villa (3-0); Reading (1-0); Manchester United (1-0).
Stoke City: Cardiff City (1-1, al replay 2-0 d.t.s.); Wolverhampton (1-0); Brighton (3-0); West Ham (2-1); Bolton (5-0).

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