
Dopo tre giornate di cielo grigio, ecco un nuovo raggio di sole. Lo Sheffield United torna a muovere la classifica superando sul campo amico il pericolante Cardiff City per 2-0. La squadra di Chris Wilder è così seconda con 86 punti a cinque punti dal tandem di testa Leeds- Burnley e coltiva ancora qualche speranza di promozione diretta senza passare dai playoff. Il Cardiff City, invece, è in condizioni sempre più critiche con il penultimo posto con 42 punti dopo la seconda sconfitta di fila e cerca una vittoria che gli manca dal 15 marzo quando espugnò il terreno del Blackburn. La prima rete arriva da Homer che al 33° supera Horvath raccogliendo una deviazione di un precedente tiro di Campbell. Al minuto 87 Brereton raddoppia da distanza ravvicinata su assist dalla destra di Moore.
Championship, Chris Wilder, tecnico dello Sheffield United: “inizio nervoso, poi siamo riusciti a controllarla, grazie ai tifosi per il loro grande sostegno”
Nella promozione diretta ci crede ancora e non ne fa mistero. Chris Wilder chiede però al suo Sheffield United di non abbassare la temperatura della determinazione. RItornare alla vittoria dopo tre passi falsi ha per lui un peso psicologico molto forte. “Abbiamo avuto un inizio un po’ nervoso – dichiara al The Hereford Times – poi nel secondo tempo siamo usciti meglio, sono contento che nei minuti finali siamo riusciti a chiudere la partita, si tratta di tre punti fondamentali per mantenere la pressione sulle squadre che stanno sopra di noi. Grazie davvero ai tifosi, il loro apporto è stato eccezionale”.
Championship, Omer Riza, tecnico del Cardiff City: “adesso è veramente dura, prepariamoci per la prossima partita”
“Oh my god“. Se non è rimbalzata sulle sue labbra, sicuramente l’espressione gli sarà stata ben presente nella mente. Omer Riza allarga le braccia e non nasconde la difficoltà del momento del Cardiff City ma auspica che la sua squadra possa avere un colpo di coda per riuscire nell’impresa di raddrizzare una classifica molto critica nello scorcio finale della stagione. “Adesso è davvero dura– spiega alla BBC – io sono l’allenatore di questa squadra e ho il dovere di tenere alta la temperatura della motivazione perché ce la si possa giocare sino in fondo, capisco la frustrazione dei tifosi, penso fosse diretta più verso di me che verso i giocatori. Ora, però, dobbiamo pensare alla prossima partita”.