Il sorriso è quello dei giorni migliori. E in lui regna la consapevolezza di essere l’allenatore di una squadra ch può regalarsi diverse soddisfazioni. Il tecnico dell’Irlanda del Nord Michael O’Neill è il ritratto della felicità nel commentare la vittoria dei suoi contro la Bielorussia per 2-0. Un’affermazione figlia di una prova di grande personalità e nella quale ha visto alcuni indubbi punti fermi per la nazionale del futuro. E, lungi dal mantenere il discorso sulle generali, scende anche nello specifico con qualche menzione d’onore.
Irlanda del Nord, le parole di Michael O’ Neill
“Abbiamo perso molti grandi giocatori negli ultimi 12-18 mesi – dice a Belfast newsletter– ma questo è nella natura del calcio, con questa nazionale, però, ne abbiamo molti di grandi e promettenti ed è su di loro che stiamo investendo per il futuro”. La vittoria contro la Bielorussia lo rafforza nella convinzione di avere fatto molto bene a scommettere sulla resa di Pierce Charles tra i pali. Se è pur vero che la Bielorussia non si è mai resa particolarmente pericolosa a parte una manciata di occasioni nella ripresa, lo è anche che Charles , quando è stato impegnato, abbia a suo avviso mostrato la personalità di un portiere maturo e in grado di avere ulteriori margini di crescita. “E’ da due partite che non subisce reti – rimarca O’Neill – ha un buona padronanza della porta e un buon temperamento”. Fine delle trasmissioni , quindi, per Bailey Peacock-Farrell a presidio dei pali? O’ Neill lo nega risolutamente, però vuole tenersi più soluzioni aperte: “ho fatto una chiacchierata con lui – prosegue – lui sa che deve ritornare nella sua squadra, con il Birmingham forse non ha avuto il miglior inizio di stagione ma noi non abbiamo affatto perso la fiducia in lui, è un portiere esperto, soprattutto a livello internazionale, ma Pierce, allo stesso tempo, non merita di essere escluso da questa squadra”. O’Neill spende parole di elogio anche per il difensore del Sunderland Daniel Ballard, autore del primo gol e di due reti complessive dopo quella messa a segno nella sfida d’andata contro il Lussemburgo. Poi torna sull’analisi generale e conclude: “questa è una squadra in transizione”, facendo intendere che i segni di questa transizione sono assolutamente buoni e da apprezzare.
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