Vendetta, tremenda vendetta. Il Bournemouth vendica in Fa Cup la sconfitta subita al Vitality Stadium per 1-0 dal Wolverhampton lo scorso 22 febbraio in campionato e lo estromette dalla competizione vincendo per 5-4 dopo i calci di rigore. I tempi regolamentari si erano chiusi con il punteggio di 1-1. La squadra di Andoni Iraola si porta in vantaggio al 30° per merito di Evanilson, bravo a insaccare su una corta respinta di Johnstone su precedente conclusione di Semenyo. Al 60°, però, Cunha realizza la rete del pareggio infilando Kepa con un tiro dal limite terra-aria. Lo stesso Cunha ha lasciato i suoi in dieci uomini al 120° ovvero alla fine dei tempi supplementari subendo un’espulsione per uno scatto nervoso eccessivo nei confronti di Kerkez. La lotteria dei rigori premia i padroni di casa che vanno a bersaglio con Kluivert, Ouattara, Tavernier, Cook e Sinisterra. Il Wolverhampton, invece, svolge bene il compitino con Larsen, Andrè, Ait-Nouri e Toti ma è condannato da un’esecuzione imprecisa di Doherty a lato.
Fa Cup, Andoni Iraola, tecnico del Bournemouth: “solo una squadra ha cercato di vincere, avremmo meritato di segnare due o tre gol”
Ama dire pane al pane e vino al vino e lo dimostra anche in quest’occasione. Andoni Iraola, tecnico del Bournemouth, nell’intonare l’epinicio per il passaggio del turno dei suoi in Fa Cup, dice chiaramente che la sua squadra ha meritato di vincere la partita e avrebbe potuto chiudere i conti anche con un bottino più largo. “Una sola squadra ha cercato di vincere– spiega alla BBC – avevamo il controllo della partita ma loro sono riusciti a pareggiare con Cunha, peraltro con una rete incredibile. Avremmo dovuto vincere con due o tre gol di scarto ma non abbiamo saputo segnare quando giocavamo meglio, oggi tutto è andato contro di noi ma l’importante è avere passato il turno”.
Fa Cup, Vitor Pereira, tecnico del Wolverhampton: “orgoglioso dei miei giocatori, avevamo molti infortuni”
Dover uscire dalla Fa Cup gli è naturalmente dispiaciuto. Il rendimento avuto dai suoi, invece, gli è garbato molto. Tanto più che, aggiunge, il Wolverhampton di cui è allenatore doveva fare i conti con diverse tessere mancanti dal mosaico ideale a causa di infortuni di vario genere. “Sono orgoglioso dei miei giocatori – dice Vitor Pereira alla BBC – abbiamo giocato con diverse limitazioni dovute agli infortuni una partita difficile, adesso parlerò con la squadra ma non subito, più a freddo“. Sull’espulsione di Cunha è categorico: “il livello emotivo della sfida era molto alto ed episodi come questo, purtroppo, possono accadere, adesso dobbiamo concentrarci sulla lotta per la salvezza che sarà molto dura”.
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