[SCOZIA] L’Old Firm che non c’è…

GLI APPASSIONATI DI CALCIO SCOZZESE ASPETTANO DA ORMAI TROPPO TEMPO IL RITORNO IN PREMIERSHIP DEL PIU’ ANTICO DERBY DEL MONDO. QUELLO CHE STABILIVA IL PREDOMINIO DEL CAMPIONATO. I RANGERS TORNERANNO NELLA MASSIMA SERIE?


Rangers e Celtic è più di una rivalità sportiva: politica e religione aumentano i disaccordi.
Capita che alle volte il
destino (che non è altro che la conseguenza di normalissime cause ed
effetti) giochi degli strani scherzi e che anche i “colossi”,
le presenze importanti o comunque qualcuno o qualcosa che è entrato
nella storia ne sia vittima. 
È capitato anche ai Rangers di Glasgow
(club vincitore di 54 campionati scozzesi, 33 coppe di Scozia, 27
coppe di lega scozzesi e 1 Coppa delle Coppe)
di dover abbandonare il
proprio posto al tavolo delle grandi e ripartire dal basso. Quello
che è iniziato da qualche settimana è il quarto campionato di fila
senza i Rangers.

Il motivo? Il fallimento del 2012. Un fenomeno che
ha troppe volte a che fare col calcio, un fenomeno che è andato a
distruggere la storia di 140 anni esatti di trionfi su trionfi del
club che detiene il record di campionati vinti in Scozia.

Essendo questo un blog
italiano non può non esserci un riferimento a quanto accadde nei
nostri ambienti: la stagione 2014/2015 ha visto il
fallimento del Parma che dalla Serie A è costretto a ripartire dalla
Serie D, del Varese che dalla Serie B è costretto a ripartire
dall‘Eccellenza. La scorsa stagione ha visto realizzarsi anche i
fallimenti per mancata iscrizione di Monza, Barletta, Grosseto,
Venezia, Real Vicenza
e Reggina.
Ricordare un po’ l’annata
nera dell’economia di alcuni club italiani, ci fa capire un po’ come
alcuni errori vadano a rovinare, appunto, la storia di questi club.
Ma se questi club (che non hanno mai avuto scenari di straordinaria
rilevanza) hanno avuto una storia, vogliamo metterla in confronto a
quella dei Rangers, che rappresenta una vera e propria istituzione in
Scozia?
Quanto ci manca rivivere l’Old Firm!
(foto bbcimg.co.uk)
Immaginiamoci la gente di
Glasgow prima del 2012: immaginiamola allo stadio, a vedere il derby. Una città divisa dalla rivalità sportiva (ma che talvolta sfocia
anche in gravissime divergenze politiche e religiose), con metà
città col cuore bianco-verde e metà città col cuore
blu-rosso-bianco. Ebbene, ora la spaccatura tra le due fazioni è
ancora più profonda. Una realtà (il
Celtic) continua la propria
gloriosa storia, facendo già vedere le proprie intenzioni nel
campionato di
Scottish Premiership e una realtà (i Rangers) che si
trovano a giocare il calcio di periferia, un calcio qualunque, il
calcio dei sobborghi e dei piccoli club, quelli composti da giocatori
che non hanno mai raggiunto la prima divisione in vita loro, gente di
categoria.

 Non che i risultati non arrivino, perché i Rangers stanno
preparando il ritorno lampo ai livelli in cui deve primeggiare, ma
chiaramente vincere la piccolissima Championship non è la stessa
cosa di vincere la Premiership magari aggiudicandosi l’Old
Firm
 decisivo…

Ma siamo sicuri che tutti
gli scozzesi siano desiderosi di assistere al ritorno dei Rangers
nella massima serie? Assolutamente no. Anzi, molti vorrebbero che se
ne andasse pure il Celtic! Le due compagini di Glasgow (quand’ancora
i Rangers erano in prima divisione) non erano ben viste perché
finivano sempre per occupare, o l’una o l’altra, il primo e il
secondo posto della classifica, rendendo il campionato sempre meno
competitivo.
 Per far fronte a ciò, Celtic e Rangers provarono ad
entrare a far parte della Premier League inglese, ma questa idea
venne bocciata dalla totalità degli altri club. I motivi sono
molteplici: le big vedrebbero la concorrenza aumentare, le piccole
avrebbero più possibilità di retrocedere e, cosa più importante,
se le due realtà di Glasgow sparissero dal campionato (e una,
momentaneamente, lo ha già fatto) ci sarebbero ripercussioni
economiche anche sugli altri club, visto il modo in cui quelle due
società fanno girare l’economia scozzese.
Corsa e agonismo la fanno sempre da padroni. E’ la caratteristica che distingue questo derby da ogni altro.
L’Old Firm, dunque, sarà
destinato ad essere disputato solamente in Scozia, e del resto è
l’unico motivo per cui il campionato scozzese è seguito anche oltre
il Canale della Manica (questo portale ne è una chiara
dimostrazione). Ma, ancora per almeno una stagione, non verrà
disputato nemmeno in Premiership, e questo significa non vivere il
momento più significativo di tutto il campionato.
 Il tabellino di
incroci tra le due compagini rimane fermo a quota 400 partite esatte
(di cui 159 conclusi in favore dei Rangers, 145 in favore del
Celtic e per 96 volte non è emerso alcun vincitore né alcun vinto).
 Attendiamo fiduciosi il prossimo anno sperando di rivivere, dopo
alcune stagioni di astinenza, ciò che rende davvero eccezionale il
campionato scozzese, ovvero il derby più antico al mondo.
di Lorenzo Savia

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