[PREMIER LEAGUE] Commento e classifica 33° giornata. La voce dei protagonisti.

Agbonlahor festeggia la rete della vittoria per l’Aston Villa
nella trasferta contro il West Ham. (foto: avfc.co.uk)
A causa delle semifinali di FA Cup, sono state rinviate tre partite della 33° giornata di Premier League: Stoke City-Wolves (26 aprile), Fulham-Bolton (27 aprile) e l’attesissimo “spareggio Champions” Manchester City-Tottenham (10 maggio). Molto interessanti le sfide in zona salvezza che hanno modificato lo scenario della classifica ad inizio giornata. L’Aston Villa è riuscita ad espugnare il Boleyn Ground, battendo un combattente West Ham che ha sentito molto l’assenza di Parker e che ha dato prova di gran fragilità, non riuscendo a gestire il vantaggio iniziale. Evidente delusione di Avram Grant a parte, la leggenda del West Ham, Martin Peters (giocatore degli Hammers dal 1959 al 1970) ha dichiarato: “Non è una bella situazione. Abbiamo partite molto difficili con Chelsea e Manchester City in trasferta, ma credo che riusciremo a vincere le ultime tre con Balckburn, Wigan e Sunderland. Sono certo che tutti i giocatori si impegneranno a fondo e lotteranno insieme. Certamente l’assenza di Parker si è fatta sentire domenica. Spero che possa tornare presto in forma, ma non basta soltanto un giocatore, bisogna avere una squadra intera che lotti unita”. L’Aston Villa con questa vittoria allontana definitivamente lo spettro retrocessione e può guardare con più tranquillità alle ultime partite.
Il Birmingham batte il Sunderland (quarta sconfitta consecutiva) confermando l’ottimo stato di forma delle ultime quattro giornate. Ridgwell ha esaltato le caratteristiche di Seb Larsson, lo svedese autore della rete dell’1-0: “E’ stato fantastico: si è applicato molto ed ora gioca bene; speriamo resti con noi, ma non credo che lascerà la squadra anche perchè giocatori così dobbiamo tenerceli stretti“.
Watson in azione contro il Blackpool. (foto: wiganlatics.co.uk)
Il risultato più inaspettato della giornata è stato certamente quello maturato a Bloomfield Road, tra Blackpool e Wigan, dove gli uomini di Roberto Martinez si sono imposti con un secco 1-3, rimettendosi clamorosamente in gioco per la salvezza. Watson già pensa alla prossima partita: “Ci crediamo. Se riusciamo a battere il Sunderland andremo ad un punto dietro di loro e dobbiamo assolutamente riuscirci. La loro serie di risultati è negativa, ma restano una squadra pericolosa e se giocheremo come contro il Blackpool sarà una gara molto divertente“. Holloway ha dichiarato di non volersela prendere con i giocatori, ma chiederà loro di lottare come hanno sempre fatto.
Dopo la rete iniziale di Odemwingie, Drogba, Kalou e Lampard hanno permesso ad Ancelotti di non lasciare anzitempo la panchina del Chelsea, sebbene la situazione con la società sia ormai compromessa da tempo. Se a questo si aggiunge l’eliminazione dalla Champions League (l’obiettivo che Abramovich rincorre da sempre e che neanche con Mourinho è riuscito a raggiungere), l’addio di Ancelotti è più che probabile. I blues tenteranno di rendere la stagione meno amara con l’assalto al secondo posto. 
Kuyt realizza il penalty del pareggio. (foto: skysports.com)
Nel big match della giornata, l’Arsenal resta con l’amaro in bocca dopo una partita tiratissima contro il Liverpool. Negli otto minuti di recupero concessi per l’infortunio occorso a Carragher (che è stato subito dimesso dall’ospedale) è accaduto l’impensabile. Il rigore siglato da Van Persie per fallo di Spearing su Fabregas sembrva aver chiuso la gara; ma nell’ultima azione del Liverpool nei minuti supplementari di recupero, il fallo di Eboue consentiva a Kuyt (fresco di rinnovo contrattuale fino al 2013) di fissare il punteggio sul definitivo 1-1. A fine gara, Wenger si è rifiutato di stringere la mano a Dalglish. “Abbiamo commesso un fallo da rigore all’undicesimo minuto di recupero, quando l’arbitro ne aveva concessi otto. E’ un periodo di poca fortuna, non c’è dubbio. Contro il Sunderland avevamo segnato un gol regolare e non ci è stato concesso un rigore nettissimo. Abbiamo perso due punti, questo è certo. Forse siamo un po’ troppo affaticati. Ora dobbiamo pensare a dare il massimo nelle ultime partite della stagione per poi verificare se questo sarà  meno il nostro anno“. Dalglish: “Non credo ci sia un’altra squadra in grado di mostrare l’impegno e la dedizione che abbiamo messo in questa partita. Abbiamo perso il nostro capitano, avevamo un diciassettenne e un diciottenne in campo (Robinson e Flanagan), abbiamo preso un gol all’ottavo minuto di recupero, eppure ci abbiamo sempre creduto. Qualunque allenatore sarebbe orgoglioso di avere una squadra in grado di esprimere una forza simile”.
Nel posticipo, il Manchester United ha trovato di fronte un ottimo Newcastle, ben disposto in campo, che ha reso la gara complicata agli uomini di Sir Alex Ferguson. Due grandi occasioni per Hernandez e Giggs non concretizzate e United che non riesce a sfruttare il passo falso interno dell’Arsenal. Grande attesa per i recuperi che si giocheranno mercoledì tra Tottenham ed Arsenal e Chelsea e Birmingham.

RISULTATI:

Birmingham 2 – 0 Sunderland
Blackpool 1 – 3 Wigan
Everton 2 – 0 Blackburn
West Brom 1 – 3 Chelsea
West Ham 1 – 2 Aston Villa
Arsenal 1 – 1 Liverpool 
Newcastle United 0 – 0  Manchester United
CLASSIFICA: (Giocate, Differenza Reti, Punti)





Pos. Squadra G DR PT.
1 Man Utd 33 38 70
2 Arsenal 32 32 63
3 Chelsea 32 32 61
4 Man City 32 20 56
5 Tottenham 31 8 53
6 Liverpool 33 7 49
7 Everton 33 6 47
8 Bolton 32 3 43
9 Newcastle 33 1 40
10 Aston Villa 33 -12 40
11 West Brom 33 -15 39
12 Fulham 32 1 38
13 Stoke 32 -3 38
14 Birmingham 32 -10 38
15 Sunderland 33 -12 38
16 Blackburn 33 -14 35
17 Wigan 33 -21 34
18 Blackpool 33 -22 33
19 West Ham 33 -19 32
20 Wolves 32 -20 32

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